I no ideologici e le liste di proscrizione. L'immagine di Silla ha subìto, a causa della proscrizione, una deformazione in senso negativo paragonabile in qualche misura soltanto a quella subita da Annibale, l'hostis per antonomasia, con la creazione della figura del vincitore crudele che annega la propria vittoria in un bagno di sangue. "exilium enim non supplicium est, sed perfugium portusque supplici", l'esilio non è di per sé una pena, ma è un rifugio e un porto di salvezza per il colpevole che vuole scampare alla punizione, Cic. Le due regioni che si erano opposte a Silla fino alla vittoria finale furono duramente punite. [11], Tutte le fonti che parlano della prima proscrizione, oltre alla distruzione fisica dei proscritti, sottolineano con insistenza l'importanza dell'elemento economico, legato per di più alla dissoluzione del concetto di proprietà inalienabile, espresso dalla formula "dominum ex iure Quiritium". Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 10 ago 2020 alle 22:50. "At aliae leges item condemnatis civibus non animam eripi, sed exilium permitti iubent", altre leggi ci sono, che. Entrambe le regioni si erano opposte a Silla durante gli scontri e per questo furono duramente punite, del resto lo stesso Silla, all’assemblea con il Senato aveva dichiarato che non avrebbe concesso il perdono a nessuno di quelli che si erano opposti a lui durante la guerra. Egli ordinò che tutti i veterani di Mario fossero uccisi sul posto. Il caso di M. Bebio è particolare per il fatto che le fonti antiche univano le vicende di due diversi personaggi, entrambe appartenenti alla gens Baebia, che furono giustiziati in circostanze simili. Benché nell'editto non si faccia esplicitamente riferimento alla condanna a morte, ma venga piuttosto elencata una serie di misure volte a privare i proscritti dello status di cittadini romani, la morte del proscritto appare inevitabile per le successive imposizioni. Oggi gli unicorni sono considerati creature leggendarie, appartenenti al mito, ma non è sempre stato così, nel mondo antico gli unicorni appartenevano al mondo naturale, proprio come uomini, capre, cani e cavalli. La Caduta di Cartagine durante la terza guerra punica, raccontata da Polibio Diodoro e Appiano, In età Romana, il culto isiaco (culto per la dea Iside) si diffuse, a più riprese, in tutte le parti dell’impero.In Italia, […], © 2021 Historicaleye – Tutti i diritti riservati, Powered by WP – Designed con il tema Customizr, Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. La guerra giugurtina e la riforma di Caio Mario. Studente di storia contemporanea, geopolitica e relazioni internazionali. Qui furono proscritti soltanto quattro cavalieri, appartenenti ad una famiglia dell'aristocrazia locale, Aulo Aurio, Aulo Aurio Merlino, Gaio Aurio e Sesto Vibio. Alle prescrizioni seguiva poi la prima lista, in cui comparivano 80 nomi di esponenti del ceto senatorio di parte mariana, magistrati o ex magistrati. Questa immagine del dittatore si è formata soltanto a partire dalla prima e dalla seconda generazione dopo Silla, prevalentemente a causa dell'accostamento della prima proscrizione alla proscrizione triumvirale del 43 a.C. Infatti, i testi pervenuti, che sono tutti posteriori alla seconda proscrizione, sono necessariamente influenzati da quest'ultima, per cui Silla oltre a essere contrapposto ad Augusto, il restauratore della res publica dopo anni di conflitti, si trova anche a soffrire del paragone con Antonio, a cui la propaganda augustea aveva attribuito l'intera responsabilità del fenomeno della proscrizione triumvirale. Proscrizione significò per eccellenza la misura con cui prima Silla (v. sotto), poi il secondo triumvirato, colpirono i proprî nemici, mettendoli fuori legge come rei di alto tradimento e quindi non solo permettendo a chicchessia di ucciderli, ma anche confiscandone (cioè proscrivendone) i beni. È possibile avere una qualche nozione del volume del passaggio delle proprietà causato dalla prima proscrizione grazie ad un passo della Periocha LXXXIX di Livio, dove è scritto che Silla “vendette i loro beni, dai quali sottrasse moltissime delle cose più belle. – 1. Redactum esset sestertium ter miles quingentis". Related Papers. Gratidiano era dunque il magistrato più importante che i sillani erano riusciti a catturare, essendo pretore, perché i due consoli erano al momento irraggiungibili: Mario il giovane era assediato a Preneste e Gneo Papirio Carbone era fuggito in Africa. In secondo luogo, in una società in cui erano fondamentali i legami familiari, e che includeva nel "mos maiorum" il concetto di "pietas", intesa anche come dovere di vendetta del figlio nei confronti del padre, il nemico del padre diventava necessariamente quello del figlio, con conseguenze non solo politiche ma anche sociali e personali di lotta tra famiglie. Il pagamento era infatti effettuato in presenza della testa mozzata, come testimoniano le Tavole di Eraclea[7]. Verdone in un film degli anni in che senso? La prima proscrizione viene quindi istituita per cercare di arrivare ad un'epurazione controllata in un clima di massacri, e costituisce quindi un notevole progresso per aver regolato per la prima volta a Roma l'eliminazione degli oppositori politici attraverso una procedura giudiziaria. Sia la decapitazione che l'accanimento sul corpo delle vittime rispondono al desiderio di annientare l'integrità del corpo, che il mondo antico riteneva requisito imprescindibile per ottenere una sepoltura rituale e un conseguente statuto onorevole nel mondo dei morti. Nel frattempo il corpo veniva straziato e mutilato sistematicamente dal carnifex con un uncino, con cui veniva poi trascinato fino al pons Aemilius e da qui gettato nel Tevere, secondo la stessa procedura utilizzata per i condannati che morivano in prigione. Benché l'editto del proconsole non si esprimesse sulla modalità di esecuzione, il sistema di ricompensa richiedeva necessariamente la decapitazione. Nel frattempo Mario era morto (86 a. C.), ma i suoi seguaci avevano ripreso il potere a Roma e avevano fatto strage di ottimati. Non per nulla la categoria sociale maggiormente colpita dalle storiche persecuzioni ordinate da Silla fu quella dei cavalieri, da sempre più vicini a Mario che a Silla. Sono passati 2100 anni da quando nell’82 a.c. Lucio Cornelio Silla pubblicò le liste di Proscrizione, ovvero delle liste in cui erano inseriti nomi di cittadini romani, per lo più oppositori politici dell’allora Dittatore romano, con cui si dichiaravano quei cittadini romani “hostes publici” ovvero nemici di Roma e di tutti i suoi cittadini.Gli uomini inseriti nelle liste di proscrizione furono privati dei propri diritti politici e civili, furono sollevati dai propri incarichi pubblici, i loro beni ed i loro averi furono conquistati diventando proprietà di Roma. Fu poi giustiziato in modo spettacolare sul Gianicolo, sulla tomba dei Catuli, per mano di numerosi carnefici tra cui lo stesso Catilina. L'equivalenza beni dei proscritti/bottino era stata dichiarata dallo stesso Silla, alla cui presenza, con una lancia conficcata simbolicamente a terra, i beni erano posti all'asta. La Lex Cornelia metteva esplicitamente al riparo dall'accusa di omicidio tutti coloro che avessero ucciso un proscritto, stabiliva la proibizione del lutto da parte delle famiglie dei proscritti uccisi, per evitare disordini impedendo cerimonie funebri che avrebbero avuto risonanza politica, ed inoltre stabiliva per il proscritto la damnatio memoriae, ovvero la distruzione dei ritratti e delle statue del personaggio, anche privati, insieme alla cancellazione del suo nome da tutte le iscrizioni in cui compariva. : Non possono aver messo Joachim nelle liste di proscrizione. Comparivano inoltre i nomi di alcuni pro-magistrati, il primo dei quali, il più pericoloso di tutti, era Quinto Sertorio, la cui resistenza in Spagna durò molti anni, seguìto da Gneo Domizio Aenobarbo che teneva l'Africa, e da due dei tre pretori dell'83 a.C., Marco Giunio Bruto, il padre dell'assassino di Cesare, e Burrieno. Immediatamente dopo l'assemblea Silla fece dunque proclamare dal banditore, il praeco, un editto che fece poi affiggere nel foro e negli altri luoghi deputati all'affissione pubblica, là dove erano esposti gli editti dei magistrati, sia a Roma che negli altri centri d'Italia. Insieme a questo editto, Silla fece affiggere anche tre liste di nomi, in cui furono inclusi tutti i nomi degli abitanti dell’Etruria e del Sannio di qualche importanza. La dittatura di Silla - le liste di proscrizione e la riforma siliana. Le cifre riportate sono fornite da Appiano. È questo il caso del console Gaio Norbano, che si era imbarcato su una nave che aveva come destinazione Rodi, perché avendo esercitato pochi anni prima la questura in Oriente, vi aveva dei sostenitori. : Riparato un insetto minore nel "i Dispositivi Elencano" quando "Aggiunge per Inserire in una lista di proscrizione" è scelto. Black Book; See also []. Si trattava di un personaggio estremamente popolare perché nell'85 a.C., quando ricoprì la carica della pretura, fece pubblicare soltanto a suo nome un editto che era stato preparato congiuntamente dai pretori e dai tribuni della plebe. La sua esecuzione ebbe particolare rilievo perché si trattava di un nipote di Mario, figlio di una sorella, adottato da un fratello più giovane affinché diventasse un Mario. LISTE DI PROSCRIZIONE, Silla lascia la repubblica in mano al senato e si ritira a vita privata, Silla avrà la meglio e instaurerà Dittatura di Silla (82-80a.C. "Bona eorum vendidit; ex quibus plurima prima rapuit. La tradizione riporta che Marco Mario Gratidiano fu catturato da Catilina, quando in seguito alla disfatta di Porta Collina, aveva trovato rifugio in un ovile. Prima della caduta della città di Preneste, Silla aveva già inviato all'assediante della città, Q. Lucrezio Ofella, le teste di Marcio Censorino, Carrinas, Damasippo e di Marco Mario Gratidiano, i capi mariani giustiziati immediatamente dopo la vittoria di Porta Collina, in modo che fossero esposte alla vista di Gaio Mario il Giovane, asserragliato dentro Preneste, e degli abitanti della città, come monito della futura sorte della città assediata. Comparivano poi gli altri personaggi secondo l'ordine gerarchico delle loro cariche, ovvero i cinque pretori dell'82 a.C., Lucio Giunio Bruto Damasippo, Marco Mario Gratidiano, Marco Peperna Veiento, Gaio Carrinas, che aveva comandato l'ala destra dello schieramento mariano nella battaglia di Porta Collina, e Marcio Censorino. In entrambi i casi, indipendentemente dalla colpevolezza, vennero giustiziati tutti i rappresentanti delle famiglie, compresi i fanciulli. L'Etruria vide la confisca delle terre di tutti i suoi centri più importanti, mentre tutti gli esponenti della famiglie eminenti del Sannio furono eliminati, per evitare la nascita di nuovi oppositori politici. L'esecuzione mediante il taglio della testa assimila ulteriormente i proscritti a nemici catturati in guerra, ed è quindi un atto infamante. Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il Secondo Triumvirato e l'Ascesa di Ottaviano (Sonzogni), soluzione diplomatica ???? I primi due erano i consoli di quell'anno, ovvero Gneo Papirio Carbone e Gaio Mario il giovane, seguiti dai consoli dell'83 a.C., Lucio Cornelio Scipione e Gaio Norbano. Qualcosa che riguarda "114mila followers di account di estrema destra" e la … Queste aste erano pubbliche, ma date le circostanza i beni furono venduti a prezzi irrisori rispetto al loro valore, a vantaggio di Silla stesso, dei suoi familiari, la moglie Metella e la figlia, e dei suoi alleati e collaboratori nelle persecuzioni, ovvero Publio Licinio Crasso, M. Emilio Lepido, Bellieno, Lucio Sergio Catilina e il liberto di Silla Lucio Cornelio Chrysogono. Nell'82 a.C., per un fatto straordinario, Marco Gratidiano era inoltre pretore per la seconda volta, benché avesse aspirato al consolato, per cui venne nominato suo cugino Gaio Mario il Giovane. Una tradizione riferisce che furono messi a morte in condizioni simili a Bebio, un'altra tradizione collega la loro fine all'esecuzione di Marco Gratidiano. Si trattava però di beni il cui possesso si rivelò molto precario, come conferma il tentativo di Rullo, contrastato da Cicerone, di confermarne la validità nel 63 a.C.[13], e la cui restituzione agli antichi proprietari fu poi pretesa dalla Lex Porcia del 64 a.C., promulgata dal questore Marco Porcio Catone Uticense. Dopo il trionfo degli uomini di Silla a Porta Callina, Silla convocò il Senato nel tempio di Bellona, situato situato all’esterno del pomerium a sud del Campo Marzio. Nell’antica Roma, in origine, l’avviso affisso in pubblico che annunciava la vendita all’incanto dei beni di un debitore; in seguito, ogni pena, e in partic. Il ritorno di Silla a Roma: dalle liste di proscrizione alle riforme. La proscrizione, e la conseguente damnatio memoriae, hanno avuto infatti un impatto tale da cancellare dai documenti storici non soltanto moltissimi nomi, ma anche la testimonianza dell'esistenza di intere gentes. La sua esecuzione si riveste di elementi altamente simbolici non soltanto per le modalità con cui fu effettuata, ma anche per il luogo; la tomba di Quinto Lutazio Catulo, che Gratidiano aveva costretto al suicidio dopo avergli intentato un processo per alto tradimento (era stato infatti console con Mario nel 102 a.C. e con lui vincitore dei Cimbri e dei Teutoni), era un luogo politicamente importante per i sillani vincitori sulla parte mariana. Con Silla impegnato sul campo, lontano da roma, la corrente politica dei populares, guidata da Gaio Mario, principale oppositore politico di Silla, riuscì a prendere il controllo di Roma, almeno fino al ritorno di Silla.