ha previsto altresì che il regolamento contenga le norme per la tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale. La disposizione citata detta le regole al riguardo e specifica il contenuto del regolamento. Al riguardo, notiamo che nel caso specifico, sopra assunto a modello d’analisi, vengono in evidenza dei limiti che configurano una maggiore severità nell’attuazione di eventuali modifiche alla struttura dell’edificio. Si tratta di un caso che può considerarsi un modello di fattispecie in materia. In tale ipotesi, infatti, esula dai poteri istituzionali dell’assemblea dei condomini la facoltà di deliberare o consentire opere lesive del decoro dello edificio condominiale, alla stregua dell’art. Di norma, per altro, il decoro è connesso all’applicazione delle regole di architettura edile. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Proseguendo la navigazione del sito o cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso. civ. 1138 c.c., comma 4 (Cassazione civile sez. Di particolare interesse è una risalente direttiva della Cassazione, secondo la quale il decoro “risulta dall’insieme delle linee e dei motivi architettonici e ornamentali che costituiscono le note uniformi dominanti ed imprimono alle varie parti dell’edificio stesso nel suo insieme, dal punto di vista estetico, una determinata fisionomia, unitaria ed armonica, e dal punto di vista architettonico una certa dignità più o meno pregiata e più … Come provare l’alterazione del decoro architettonico condominiale Quando parliamo di decoro architettonico sono ben chiari alcuni concetti fondamentali che ne connotano i tratti principali. Integrato il contraddittorio nei confronti di alcuni condomini (i quali si costituivano chiedendo, rispettivamente, l’accoglimento e il rigetto delle domande attrici), il Tribunale nel dare atto che le opere eseguite dalla convenuta, pur non arrecando alcun pregiudizio alla statica dell’edificio, comportavano una modificazione dell’andamento architettonico del complesso immobiliare, in contrasto con l’articolo 7 del regolamento condominiale contrattuale, che vietava qualsiasi modificazione della struttura architettonica del fabbricato. Essa fa riferimento, secondo l’interpretazione maggioritaria, all’estetica che risulta dall’insieme delle linee e delle strutture ornamentali che costituiscono la nota dominante e imprimono alle varie parti dell’edificio, nonché all’edificio stesso nel suo insieme, una sua determinata e armonica fisionomia (a prescindere dal pregio artistico dell’edificio). Decoro architettonico condominiale va tutelato in base a circostanze concrete. DECORO ARCHITETTONICO E FACCIATA INTERNA. civ. Basta guardare lo smartphone, GeCoMAX 360, tutta le tecnologia per il mondo condominiale in una suite, Nuove pompe di calore PBM2-i di Baxi per impianti centralizzati, I sistemi pluviali Prefa disponibili in sette nuovi colori, Superbonus 110%: con Alperia Bartucci un servizio chiavi in mano, A Milano condominio a tutto comfort con l’isolamento acustico Isolmant, Bonus Facciate: ristrutturare il balcone e risolvere problemi di infiltrazione con Progress Profiles, Condomini sicuri: parapetti garantiti con le balaustre in vetro Garda. Il decoro architettonico del condominio. Le associazioni dicono: “Ni”, Si può andare in cortile al tempo del coronavirus? Si noti che anche un intervento su una parte dell’immobile condominiale suscettibile di autonoma considerazione ai fini architettonici può alterare il decoro complessivo del fabbricato. L’art. Inoltre, per fare un altro esempio, un regolamento contrattuale non può escludere l’esercizio delle azioni giudiziarie che la legge contempla a tutela delle ragioni dei condòmini. Cassazione Civile, sez. Cassazione: l'aspetto architettonico può essere definito dal regolamento anche in modo più preciso di quanto afferma il Codice civile. lunedì - venerdì: 09:00 - 20:00, La sede di Catania è in via Milano 31 - 95127, tel: 0958100008
Nel caso specifico che abbiamo esaminato, le norme del regolamento di condominio dirette a vietare le variazioni dell’assetto urbanistico devono considerarsi di carattere contrattuale e opponibili al proprietario dell’appartamento sul cui giardino è stata innalzata la costruzione. 29-5-1995 n. 6035) e potendo, in particolare, il danneggiato richiedere ed ottenere la reintegrazione in forma specifica anche qualora risulti leso il suo diritto di condomino derivante dalla violazione del regolamento pattizio (cfr. 1120 c.c., estendendo il divieto di innovazioni sino ad imporre la conservazione degli elementi attinenti alla simmetria, all’estetica, all’aspetto generale dell’edificio, quali esistenti nel momento della sua costruzione od in quello della manifestazione negoziale successiva. n. 1718 del 29 gennaio 2016) ci perviene un'importante puntualizzazione riguardo allo 'scivoloso' tema del decoro architettonico. 2-7-2010 n. 15726; Cass. L’alterazione del decoro eventualmente collegata all’innovazione incide certamente sulla legittimità dell’approvazione in assemblea, ma se ne può prescindere quando l’utilità dell’opera è prevalente. Di norma, infatti, le sue clausole possono essere modificate solo all’unanimità da tutti i condòmini. Riforma condominiale: intervista a Silvia Burchielli, Facciata: per la Cassazione le spese sono da ripartire tra tutti i condomini. La Cassazione Civile, Sezione 2, con la sentenza 17 giugno 2015, n. 12582, ha ribadito che, in presenza di regolamento di condominio che vieta modifiche architettoniche e vincola tutti i condomini al rispetto ed alla conservazione del decoro architettonico e degli elementi che lo caratterizzano, le opere realizzate in violazione di specifica norma regolamentare sono da considerare illegittime con l’inevitabile conseguenza della riduzione in pristino. Quando si predispone un regolamento contrattuale si devono osservare gli oneri di forma previsti dalla legge. 6-10-1999 n. 11121; n. 1748; Cass., 29-4-2005 n. 8883; Cass. Sono vietate, stando al testo della disposizione, le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterano il decoro architettonico o che rendono talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino. Fiera del condominio – 14/16 Ottobre 2021, La manutenzione ordinaria nel rendiconto annuale, Barriere architettoniche “trainate” dal superbonus 110%, Condominio minimo: per deliberare serve l’unanimità, Cassazione: basta il verbale dell’assemblea per il condomino assente. Spesso in questo modo si creano servitù e queste, grazie alla trascrizione, sono opponibili a tutti i successivi aventi causa. La Suprema Corte di cassazione si è occupata in varie occasioni del rapporto tra le prescrizioni del regolamento di condominio e la tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale. lunedì - venerdì: 09:00 - 20:00. via Ulpiano 29 – 00193
Si tratta di un accordo tra tutti i condòmini. 1120 cod. (zona Prati – accanto alla Suprema Corte di Cassazione), tel: 0637511532
Ne è seguito il giudizio di appello, che ha rigettato il ricorso.
Per analizzare il caso sopra tracciato, si deve delineare il rapporto che sussiste tra le regole in materia di regolamento di condominio e quelle che presiedono alla tutela del decoro architettonico dell’edificio. All’approvazione provvede, a maggioranza, l’assemblea. Canne fumarie, prospetti di palazzo, decoro architettonico. La delineata nozione di decoro architettonico dell’edificio non può mai subire deroghe in senso restrittivo da parte dei condòmini nella redazione del regolamento di condominio. Sono invece considerate regolamentari le clausole che disciplinano l’uso e il godimento dei beni e dei servizi comuni. Cassazione 25/01/2010 n 1286 La costruzione riproduce infatti strutture analoghe a quelle condominiali e presenta la stessa tipologia di immagine, di materiali, di finiture e di colorazioni rispetto all’intero complesso edilizio. 1120 c.c. La Suprema Corte, con la sentenza del 24 gennaio 2013, n. 1748, ha ribadito che, Le norme di un regolamento di condominio – aventi natura contrattuale, in quanto predisposte dall’unico originario proprietario dell’edificio ed accettate con i singoli atti di acquisto dai condomini, ovvero adottate in sede assembleare con il consenso unanime di tutti i condomini – possono derogare od integrare la disciplina legale, consentendo l’autonomia privata di stipulare convenzioni che pongano nell’interesse comune limitazioni ai diritti dei condomini, sia relativamente alle parti condominiali, sia riguardo al contenuto del diritto dominicale sulle porzioni di loro esclusiva proprietà; ne consegue che il regolamento di condominio può legittimamente dare del limite del decoro architettonico una definizione più rigorosa di quella accolta dall’art. Il nodo di Gordio dell’assemblea telematica, Teleassemblee? Cassazione: in condominio il decoro va ripristinato. II, sentenza 06.10.2014 n. 20985 (Riccardo Bianchini) In questa pronuncia la Corte di cassazione ha avuto modo di ribadire quale sia la corretta modalità di applicazione dell'art. Il decoro architettonico, si afferma (si veda ad es, Cass. La Cassazione salva il decoro Cassazione civile, sez. Ci si riferisce nel caso di specie ad una importante ordinanza della Corte di Cassazione, molto recente, e precisamente la nr 4909 del 24/2/2020 in cui viene affermato il principio secondo cui “Costituisce innovazione lesiva del decoro architettonico del fabbricato condominiale, e come tale vietata, quella che comunque si rifletta negativamente sull’aspetto armonico di esso, a prescindere dal pregio estetico … e-mail: studio@professionistilegali.it
civ. You also have the option to opt-out of these cookies. Nella specie, di conseguenza, correttamente il giudice del merito ha ritenuto che le opere poste in essere dalla convenuta, in quanto realizzate in violazione di una specifica norma regolamentare di natura contrattuale che vieta ogni modificazione della struttura architettonica del fabbricato, sono da considerare illegittime ed ha, conseguentemente, disposto la riduzione in pristino. in tema di innovazioni condominiali: Queste ultime sono vietate quando alterano il decoro architettonico del fabbricato. indica che il regolamento di condominio deve occuparsi della tutela del decoro dell’edificio. per la salvaguardia dei diritti di proprietà esclusiva dei singoli. Mentre l’esigenza di rispetto del decoro architettonico è generalmente soddisfatta quando sono osservate le regole estetiche e d’arte, queste non rilevano invece in relazione al mero aspetto dell’edificio. e-mail: studio@professionistilegali.it
Le clausola del regolamento di condominio in tema di innovazioni devono anche salvaguardare l’incolumità di chi si trova nell’immobile o nelle immediate vicinanze. E condannava quindi la società che ha eseguito i lavori a rimuovere il porticato realizzato sul lato est della facciata del fabbricato. I campi obbligatori sono contrassegnati *, Lo Studio Legale si occupa di tutta l’area del diritto civile, del diritto di famiglia e del diritto del lavoro, garantendo anche il patrocinio dinanzi alle magistrature superiori, Corte costituzionale, Corte di cassazione, Consiglio di Stato, La sede centrale è in Roma,
1138 cod. Per la costruzione vengono adottate le stesse tecniche adoperate per l’originaria edificazione dell’intero complesso residenziale, sia sotto il profilo ingegneristico connesso alla sicurezza dell’immobile sia sotto il profilo estetico. vLex: VLEX-618306 Vengono considerate clausole con natura contrattuale quelle che limitano i diritti di proprietà dei condòmini alterando il godimento che spetterebbe di norma sulle parti comuni o sull’immobile in proprietà individuale. I fatti in breve. Ne deriva la necessaria osservanza delle prescrizioni tecniche di sicurezza immobiliare. La Cassazione interviene ancora in materia di decoro architettonico. Con un'altra sentenza - n. 1718/2016 – la seconda sezione civile della Corte di Cassazione precisa che l'alterazione del decoro architettonico di un edificio condominiale può riguardare anche una facciata interna. Ne consegue una tutela del decoro molto rigorosa ai sensi del regolamento condominiale contrattuale, tanto che risulta necessario il consenso di tutti i condòmini per qualsiasi tipo di alterazione delle forme del complesso edilizio. 1120 c.c. Si può invece prevedere, con apposite clausole, un ampliamento del rigore da osservare nella tutela del decoro. Cass. 1120 cod. Questo sito utilizza i cookie per garantirti la migliore esperienza di utilizzo. Per comprendere bene i termini della problematica, si devono mettere a fuoco gli effetti del regolamento di condominio di natura contrattuale. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website. L’art. Con l’atto scritto, accettato da tutti, si possono anche attribuire ad alcuni determinati condòmini diritti maggiori di quelli degli altri. 24-1-2013). Ogni opera in grado di alterare anche uno solo degli elementi riguardanti la simmetria, l’estetica o l’architettura generale, è allora contraria alla citata norma di legge. Amministrazione di Sostegno, Interdizione, Inabilitazione, Separazione, Divorzio, Affidamento dei minori, Vendite Immobiliari e Contratti preliminari, regolamento di condominio di natura contrattuale, regolamento condominiale tipico, obbligatorio o facoltativo, e regolamento contrattuale, regolamento di condominio e decoro architettonico, La somministrazione del vaccino alle persone ricoverate, Illegittimità del licenziamento fondato sulla registrazione di conversazioni nel luogo di lavoro, Installazione di un sistema di videosorveglianza, La giurisprudenza sul licenziamento per diffamazione, Licenziamento del lavoratore che esegue un ordine illegittimo. Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. 13-11-1997 n. 11227). Abito in una villa il cui pian terreno è stato acquistato recentemente.Il proprietario del pian trreno detiene un giardino esclusivo di forma triangolare, cintato da cancellata e siepi e praticamente invisibile dalla strada, di cui solo lui ha accesso. Ecco come comportarsi, SiCUREZZA, Toshiba presenta nuove soluzioni per la videosorveglianza, Viesmann e tado°, accordo per i termostati smart, I contatori dell’acqua ora li legge il drone, Chaffoteaux: una app per accendere e spegnere la caldaia, Chi c’è al videocitofono? Potatura alberi in giardino privato e decoro condominiale. Gaetano Edoardo Napoli e Avv. Le tipologie di limiti qui indicate non hanno un mero rilievo interno. Ne discende che legittimamente le norme di un regolamento di condominio – aventi natura contrattuale, in quanto predisposte dall’unico originario proprietario dell’edificio ed accettate con i singoli atti di acquisto dai condomini ovvero adottate in sede assembleare con il consenso unanime di tutti i condomini- possono derogare od integrare la disciplina legale ed in particolare possono dare del concetto di decoro architettonico una definizione più rigorosa di quella accolta dall’articolo 1120 c.c., estendendo il divieto di immutazione sino ad imporre la conservazione degli elementi attinenti alla simmetria, all’estetica, all’aspetto generale dell’edificio, quali esistenti nel momento della sua costruzione od in quello della manifestazione negoziale successiva (Cass. Nel caso esaminato dalla Cassazione, il condominio aveva agito in giudizio nei confronti di alcuni condomini che avevano installato i condizionatori d’aria sulla parete esterna dell’edificio condominiale, lamentando che gli stessi avrebbero in tal modo pregiudicato il “decoro architettonico” del fabbricato. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience. Per esempio, l’esercizio del potere di revoca dell’amministratore non può mai considerarsi sottratto al potere della relativa maggioranza assembleare prevista dalle norme codicistiche. Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. Ad esempio, le clausole che limitano i diritti di proprietà devono rispettare le regole formali di cui all’art. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. Le norme sulla forma devono essere rispettate anche per le eventuali modificazioni del regolamento contrattuale. Secondo una tesi, il decoro da considerare nel regolamento condominiale riguarderebbe l’edificio nella sua individualità, senza alcun riferimento all’ambiente in cui si trova. REPUBBLICA ITALIANA. civ. Si tratta, infatti, di un regolamento che viene trascritto nei registri immobiliari e si applica a tutti i proprietari (presenti e futuri) delle unità immobiliari. Questo si può fare con un regolamento contrattuale. La norma da cui deve prendere avvio quest’analisi è quella contenuta nell’art. Ma ciò non può avvenire con un regolamento tipico, cioè approvato a maggioranza, in quanto non può essere dato al potere della maggioranza sulla minoranza (e sugli assenti) un ambito di applicazione maggiore di quello previsto dalla legge. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. 30-7-2004 n. 14599; Cass. in un'ipotesi in cui un condomino aveva posizionato sulla facciata condominiale dei condizionatori. Limitazione alla destinazione d’uso e rogito: cosa dice la Corte di Cassazione? La Cassazione Civile, Sezione 2, con la sentenza 17 giugno 2015, n. 12582, ha ribadito che, in presenza di regolamento di condominio che vieta modifiche architettoniche e vincola tutti i condomini al rispetto ed alla conservazione del decoro architettonico e degli elementi che lo caratterizzano, le opere realizzate in violazione di specifica norma regolamentare sono da considerare illegittime con l’inevitabile … La necessità di salvaguardare il decoro dell’edificio si può valutare in relazione all’utilità connessa all’innovazione. Lo Studio Legale è da sempre specializzato in materia di condominio negli edifici e diritti immobiliari. LA FATTISPECIE SOTTOPOSTA ALL’ESAME DELLA CASSAZIONE Di recente, dalla Corte di Cassazione (v. sent. Nella specie, il proprietario di un appartamento sito al piano terra sito di un complesso residenziale, costruisce una struttura in cemento sul proprio giardino, in aderenza a una delle facciate condominiali fino al livello del lastrico solare. 14-12-2007 n. 26468; Cass. L’art. Il regolamento contrattuale è invece sostanzialmente un contratto. Con la predisposizione di un regolamento contrattuale si intende assicurare una rigida continuità all’osservanza di alcune regole. Di recente, dalla Corte di Cassazione (v. sent. La norma in questione, in particolare, prevede quanto segue: “Sono vietate le […] Risponde maggiormente alle esigenze di tutela del paesaggio la tesi opposta, per la quale il decoro è salvaguardato quando l’edificio si inserisce armonicamente nel contesto ambientale. © 2015 Virginia Gambino Editore - P.IVA: 07316460158 - All Rights Reserved. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Leggi tutto These cookies do not store any personal information. Quali sono le caratteristiche che differenziano la manutenzione ordinaria dalla manutenzione straordinaria? Condizionatori sulla facciata condominiale? Di particolare rilevanza, per la comprensione dei profili civilistici connessi alla problematica indicata, appare la sentenza n. 1748 del 24 gennaio 2013. Per contattare lo Studio Legale è possibile utilizzare i recapiti e il modulo visualizzabili nella Pagina Contatti, Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Riguardo alla figura di decoro architettonico, una recente pronuncia della Cassazione ha statuito che “per decoro architettonico del fabbricato, ai fini della tutela prevista dall’art.
Si fa rientrare nel concetto di decoro architettonico anche ciò che concerne il rispetto dei canoni di sicurezza nelle costruzioni. Frequentemente è l’originario proprietario dell’intero edificio (spesso, proprio il costruttore) a stabilire le regole di disciplina da seguire nel condominio. 1138 cod. innovazioni, cioè delle opere che alterano l’originaria struttura edilizia o modificano la destinazione di un bene condominiale. Nel far presente di aver proposto ricorso ex articolo 1171 c.c., davanti al Pretore di Salò, il quale con ordinanza del 9-3-1999 aveva sospeso l’esecuzione delle opere, gli attori chiedevano in via principale la condanna della società convenuta, ai sensi dell’articolo 2058 c.c., alla reintegrazione in forma specifica, mediante la demolizione delle opere edificate in violazione dei criteri di stabilità e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio; in subordine, chiedevano il risarcimento del danno per equivalente. Il caso nasce dai proprietari di due unità immobiliari di un condominio, che «convenivano dinanzi al Tribunale di Brescia» un’azienda, deducendo che tale società, proprietaria delle altre unità immobiliari, aveva iniziato lavori di integrale ristrutturazione in violazione del regolamento condominiale contrattuale, che vietava ogni modificazione architettonica dell’edificio, nonché con pregiudizio della sua stabilità. VI, 18/11/2019, n. 29924). Come è stato precisato dalla giurisprudenza, infatti, il risarcimento del danno in forma specifica, secondo il principio generale fissato dall’articolo 2058 c.c., è applicabile anche alle obbligazioni contrattuali, costituendo rimedio alternativo al risarcimento per equivalente pecuniario (Cass. Ogni altro condomino può allora richiedere che questa venga distrutta, a spese del titolare della costruzione stessa. Il regolamento condominiale di natura contrattuale generalmente non può essere modificato con delibera adottata a maggioranza. In virtù della specifica accettazione da parte di ciascun acquirente possono essere contemplate clausole che non sono ammesse in un regolamento tipico. Questa regola non vale tuttavia nei casi per i quali la legge, in via inderogabile, attribuisce un determinato potere di decisione alla maggioranza (che può così decidere, non dovendosi avere necessariamente un accordo di tutti). II, 16 gennaio 2007, n. 851 In tema di condominio, per decoro architettonico del fabbricato condominiale, ai fini della tutela prevista dall'art. Il giudice, trovandosi a valutare se sussista lesione del decoro architettonico di un fabbricato condominiale, a cagione di un intervento operato dal singolo condomino sulla struttura, deve tenere anche conto delle condizioni nelle quali versava l’edificio prima del contestato intervento, potendosi anche giungere a ritenere che l’ulteriore innovazione non abbia procurato un incremento lesivo, ove lo … Argomenti sempre di attualità nel "mondo" dei condomini. 1138 cod. Ciò consente di apportare deroghe alle norme dispositive (derogabili) di legge. civ. Si deve quindi escludere che possa operare una modifica mediante comportamenti concludenti da parte dei condòmini. II, sentenza 06/10/2014 n° 20985 In questa pronuncia la Corte di cassazione ha avuto modo di ribadire quale sia la corretta modalità di applicazione dell'art. Per la cassazione, i coniugi hanno fatto valere in giudizio la violazione della norma del regolamento condominiale che vieta ogni modificazione della struttura architettonica del fabbricato. Il regolamento prescrive che eventuali opere e lavori da eseguirsi nelle singole unità abitative non possono in alcun modo pregiudicare l’assetto generale e la struttura architettonica del comprensorio e di ciascun comparto. La nozione esposta è diversa da quella di “aspetto architettonico”, alla quale fa riferimento invece l’art. I casi da non sottovalutare Tutti gli articoli infallibili sul decoro architettonico. Nel costituirsi, la convenuta contestava la fondatezza della domanda e ne chiedeva il rigetto. Possono cioè essere superati i limiti indicati nel penultimo comma dell’art. riguarda il primo: se in un edificio il numero dei condòmini è superiore a dieci deve essere formato un regolamento. 1350 cod.
This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. È opportuno richiamare, al riguardo, i termini della distinzione traregolamento condominiale tipico, obbligatorio o facoltativo, e regolamento contrattuale. La forma scritta per le modifiche ai diritti proprietari vale ad substantiam, cioè a pena di nullità. 1120 cod. These cookies will be stored in your browser only with your consent. 1138 c.c. civ., che disciplina l’approvazione delle c.d. Come è stato ripetutamente affermato dalla Cassazione, in materia di condominio di edifici, l’autonomia privata consente alle parti di stipulare convenzioni che pongano limitazioni, nell’interesse comune, ai diritti dei condomini, sia relativamente alle parti comuni, sia riguardo al contenuto del diritto dominicale sulle parti di loro esclusiva proprietà, senza che rilevi che l’esercizio del diritto individuale su di esse si rifletta o meno sulle strutture o sulle parti comuni. Il regolamento così predisposto viene trascritto e allegato al contratto di compravendita delle singole unità immobiliari. civ. Cliccando su accetta, o continuando la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie. … Lesione al decoro architettonico a seguito di opere innovative Cassazione Civile, sez. Per ulteriori approfondimenti in materia condominiale si consiglia la lettura dei seguenti articoli: ... Corte di Cassazione, Sezione 6 2 civile Ordinanza 18 gennaio 2019, n. 1422. Le seconde, secondo la giurisprudenza maggioritaria, possono in ogni caso essere modificate con la maggioranza assembleare prevista dalla legge. La Cassazione salva il decoro. Regolamento di condominio e decoro architettonico La Suprema Corte di cassazione si è occupata in varie occasioni del rapporto tra le prescrizioni del regolamento di condominio e la tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale. È di immediata percezione, infatti, che il decoro non potrebbe risultare tutelato se si prescinde dalle regole di sicurezza. Rileviamo qui che nel c.d.
Egli adduce l’avvenuta violazione del regolamento di condominio contrattuale, che vieta ogni variazione dell’assetto architettonico ed edilizio urbanistico dell’intero complesso. civ. Dal suo canto, il proprietario della costruzione aderente alla facciata condominiale eccepisce che non ritiene sussistente alcuna alterazione del decoro architettonico dell’edificio, stando alla norma dell’art. Si possono così evidenziare le speciali connotazioni di tale regolamento rispetto a quanto previsto dall’art. Più Letti . A noi qui interessa enucleare la nozione di decoro architettonico. La costruzione in violazione al regolamento deve essere distrutta. Esse assumono valore esterno, in quanto non riguardano solo la protezione degli interessi dei condòmini ma anche la tutela di coloro che entrano in rapporto con l’immobile, sia sotto il profilo della sicurezza che sotto il profilo estetico, cioè dell’armonia con il contesto ambientale di riferimento. Stante la sostanziale indeterminatezza del concetto di lesione del decoro architettonico in condominio, sarà importante approfondire cosa al riguardo dica il regolamento condominiale (contrattuale) che, in tale ambito, è perfettamente valido tra le parti, come ribadito anche recentemente dalla Cassazione: Copyright © 2016 - Studio Legale Prof. Avv. Considerato che la caratteristica primaria del regolamento contrattuale riguarda la possibilità di produrre effetti diretti sulle proprietà dei condòmini, si distingue, all’interno di un regolamento, tra clausole aventi natura contrattuale e clausole aventi mera natura regolamentare. 2933 cod. condominio minimo, formato da due soli condòmini, l’unico regolamento possibile è ovviamente quello adottato all’unanimità, quindi contrattuale. Il decoro architettonico in condominio “deve intendersi l’estetica del fabbricato data dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità” (Cass. Sentenza Nº 25287 della Corte Suprema di Cassazione, 16-12-2015 - Sentenza Nº 26055 della Corte Suprema di Cassazione, 10-12-2014 - - Id. Antonio Mollo | P. IVA 03003200783, Regolamento di condominio e Decoro dell’edificio. Il regolamento contrattuale può dare una definizione più rigorosa del decoro architettonico Cassazione 17/06/2010 n. 14626 Il decoro architettonico va valutato con riferimento al fabbricato condominiale nella sua totalita' e non rispetto all'impatto con l'ambiente circostante. in un'ipotesi in cui un condomino aveva posizionato sulla facciata condominiale dei condizionatori. civ.). n. 1718 del 29 gennaio 2016) ci. Di particolare rilevanza, per la comprensione dei profili civilistici connessi alla problematica indicata, appare la sentenza n. 1748 del 24 gennaio 2013. Con l’ordinanza n.27413/2018 la Corte di Cassazione chiarisce che le spese per la manutenzione dei frontalini dei balconi sono da ripartire secondo apposite tabelle millesimali poiché è un intervento di competenza condominiale e attengono al decoro architettonico dell’edificio.. Il proprietario dell’appartamento sito nell’ultimo piano, assiduo utilizzatore del terrazzo condominiale (ricavato da una parte del lastrico solare), chiede però la demolizione della costruzione (in base all’art.