È del 1961 la condanna chiara e ferma da parte del Santo Uffizio della possibilità di praticare la professione di psicoanalista da chiunque faccia parte del clero o comunque degli ordini religiosi. [senza fonte]. ©2000—2021 Skuola Network s.r.l. Dopo aver fatto un'analisi didattica con Sacha Nacht, Daniel Lagache e infine Rudolf M. Loewenstein, divenne membro della Società Psicoanalitica di Parigi. A guerra già inoltrata fu arrestato e condotto nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in Calabria. Questi modi centralizzati e rigidamente gerarchici di organizzazione hanno fatto divampare negli anni seguenti (soprattutto a partire dagli anni quaranta) polemiche sia in Europa che in America, nelle quali è invalso parlare anche di "nuova chiesa psicoanalitica". Risoltasi la "questione Jung" Freud fa il punto sul movimento da lui creato con un saggio che rappresenta la prima storia della psicoanalisi scritta dal fondatore del movimento stesso: "Per la storia del movimento psicoanalitico" del 1914. I suoi allievi più rilevanti sono da considerarsi: Melanie Klein, che con lui aveva iniziato l'analisi didattica prima di proseguirla con Karl Abraham, Franz Alexander, Sándor Radó, Alice e Michael Balint. Non fu lui però il fondatore della Società psicoanalitica italiana, che fu invece creata presso l'ospedale psichiatrico di Teramo dal relativo direttore: Marco Levi Bianchini nel 1925. Fu anche direttrice di un orfanotrofio a Francoforte e, oltre a essersi dedicata a studi sociologici attinenti alla prostituzione, fu militante e fondatrice della "Lega giudaica delle donne". A questo progetto editoriale, si affianca l’imponente iniziativa culturale promossa da Pier Francesco Galli e Gaetano Benedetti col Gruppo di Psicoterapia e Scienze Umane. Sotto l'incessante minaccia del regime antisemita Freud fu costretto dai suoi più stretti collaboratori ad emigrare a Londra, che così divenne nel 1938 il nuovo centro di irradiazione, non tanto di una nuova branca medica o psicoterapica, ma di un nuovo approccio scientifico alla realtà psichica che avrebbe preso via via sempre più corpo. In quegli anni i più noti psicoanalisti cattolici erano Leonardo Ancona ed Emilio Servadio. In alcuni paesi tale divergenza non comportò problemi di grave entità dal punto di vista organizzativo per il movimento psicoanalitico nel suo insieme; in altri, come l'Inghilterra, significò la dissoluzione del movimento che riuscì a ricostituirsi solo nel 1919. Inoltre il dottor Rudolf M.Loewenstein in seguito emigrò negli Stati Uniti, dove si avvicinò sempre più alle posizioni della psicoanalisi dell'Io, che nutriva un sempre più forte successo in quel periodo in America, e che sarebbe diventata una vera "bestia nera" per Lacan. Franz G. Alexander e Sheldon T. Selesnick. Furono altri due medici viennesi, i dottori Max Kahane e Rudolf Reiter, i primi a manifestare a Freud il loro interessamento per la psicoanalisi. Ernst Jones riporta che, al termine dell'incontro tra Freud e James, questi si accomiatò dicendogli: "Il futuro della psicologia si affida al vostro lavoro". Come si sa, in seguito Jung elaborò un altro concetto che potremmo definire un ponte tra la psicoanalisi e le nuove concezioni della fisica che andavano maturandosi nei primi del Novecento: il concetto di sincronicità, anch'esso ulteriore rottura con il principio di causa-effetto tipico del metodo scientifico oggettivante utilizzato nel modo di elaborarazione della psicoanalisi freudiana. Si tratta di unadisciplina fondata nel dal celebre neurologo Sigmund Freud, e si occupa di analizzare e trattare disturbi psicologici prendendo in considerazione il concetto di inconscio. NELL’I.R.C.C.S. Parimenti il nuovo governo riunificava sotto l'unica denominazione di "psicoterapia tedesca" le propaggini del movimento psicoanalitico che facevano riferimento a Freud, Adler e Jung. Nel 1925 Freud scrisse con toni profetici, in occasione della morte di Karl Abraham, colonna portante e avanguardia della prima ora del movimento psicoanalitico: "Io me ne andrò presto, ma il lavoro deve essere continuato: in confronto alla sua mole siamo tutti ugualmente piccoli.". Espressione di questo clima di opposizione tra psicoanalisi e società è quanto Freud scrisse nel 1910: «La società non avrà fretta di riconoscerci un'autorità. 1990. , Astrolabio Ubaldini. La Psicoanalisi nasce a Vienna in concomitanza con il crollo di un impero millenario: Freud, con essa, scopre una teoria dell’uomo che è una terapia quando vissuti di sconfitta e di disgregazione assediano la personalità delle persone . La psicoanalisi nasce intorno al 1886, quando Josef Breuer chiese a Freud di aiutarlo nella cura di una paziente, Anna O. che presentava sintomi isterici e che Breuer non era in grado di curare. La Psicologia dell'Io trovò invece in Europa nello psicoanalista francese Jacques Lacan uno tra i suoi più fermi oppositori. In seguito aderirono anche Paul Federn e psicologi non medici (definiti laici), tra cui Viktor Tausk, Hanns Sachs, H. Silberer. Comunque, anche per lui, non fu cosa facile, perché l'affetto, la stima e l'amicizia per Freud era veramente tanta e forte. In seguito, il suo uso è stato esteso allo studio e trattamento di altri tipi di psicopatologie. «L'interpretazione dei sogni [è] la via maestra per la conoscenza delle attività inconsce della mente». Molti concetti o elaborazioni della psicoanalisi sono stati modificati o abbandonati nel tempo, ma i concetti di "transfert" e "controtransfert" invece diventeranno sempre più centrali sino ad arrivare alle più attuali elaborazioni della corrente detta di psicoanalisi intersoggettiva. Gli antefatti della fondazione della "Società francese di psicoanalisi" del 1926 sono da ritrovarsi in un convegno svoltosi poco prima a Ginevra di un gruppo di psicoanalisti francesi. Introduzione di psicoanalisimilano.it:Quando nasce la Psicoanalisi La psicoanalisi è una disciplina fondata da Freud e che si è sviluppata nel corso del tempo dando vita a diversi filoni scientifici Il freudo-marxismo di Reich, insieme a quello di Herbert Marcuse, è l'unico pensiero psicoanalitico che riuscì a far breccia e ad essere ben accolto in quegli ambienti studenteschi degli anni che videro nascere le proteste o "contestazioni". Ci raccontano che Bion non avesse una grande stima per il Lacan psicoanalista – almeno così viene detto nell’intervista concessa da Albert Mason a Sabrina Di Cioccio, curatrice di questo numero della rivista. Psicoanalisi (1910) Freud. Di questi suoi allievi, Silvia Montefoschi, già impegnata ad una rilettura unitaria e dialettica dei vari orientamenti della psicoanalisi, a partire dal 1977 iniziò una copiosa produzione, tendente ad una rifondazione epistemologica della teoria e della pratica psicoanalitica, nella quale la legge del tabù dell'incesto quale legge universale dell'evoluzione a partire dal Big bang trova un posto centrale. Non contenta di ciò, volendo cercare lo scandalo a tutti i costi, rese pubblica la sua relazione con Jung. Freud capì ben presto che questi sogni dei pazienti, a cui le libere associazioni così spesso rimandavano, dicevano molte cose al riguardo di ciò che egli andava da tempo cercando al di là del singolo paziente: era nata la psicoanalisi. Forse è proprio per questo che molti scienziati, filosofi, epistemologi competenti, pur avendo letto attentamente Freud non ci hanno capito nulla: la psicoanalisi infatti è una esperienza reale che trasforma chi la fa realmente. Breuer cominciò a trattarla quando aveva una tosse persistente che la sfiniva. Ciò malgrado Freud si considerasse uno scienziato ortodosso in linea con il metodo sperimentale. Nel quadro di questa impostazione teorica affiancò ai concetti di inconscio personale freudiano e di inconscio collettivo junghiano il suo inconscio universale e rilesse l'intera storia della psicoanalisi e delle sue varie scuole, correnti e orientamenti, apparentemente nello stile dialettico di Hegel, come un tutto unitario. Appunto di Psicologia sulla psicoanalisi, psicosi, nevrosi, le pulsion... Freud, Sigmund - La psicoanalisi e l'ipnosi. La psicoanalisi è una relazione umana gratuita (nel senso che non ha alcun altro scopo che esula dalla relazione medesima e della sua evoluzione), quindi in essa si mettono per forza di cose in gioco forze che normalmente non sono attivate, venendo a mancare anche molti pretesti, che obbligano i partner della relazione psicoanalitica situarsi nel cuore stesso della relazione e del suo vero senso. Una volta arrivati a New York, ai tre pionieri se ne aggiunse un quarto, Ernest Jones, giunto dall'Inghilterra. Questa, in sintesi, è la storia di come una donna etichettata addirittura come psicotica, dopo essersi innamorata follemente del dottor Jung, divenne infine non soltanto psicoanalista, ma addirittura psicoanalista didatta. Il padre soffriva di adenite tubercolare ed era lei che lo aveva assistito durante la malattia. Freud, infatti, era convinto che le persone potessero essere curate nei loro disagi psichici anche attraverso l’assunzione di consap… In Europa il discorso freudiano era ancora tacciato di "delirio", di essere ossessionato dal sesso e di rovinare la società mettendo in pubblica piazza ogni indecenza e perversione. In quel momento dello sviluppo del pensiero psicoanalitico, Freud subiva un forte ostracismo a oltranza negli ambienti accademici che, pur conoscendolo, non pronunciavano nemmeno il suo nome in pubblico. È tuttavia indiscutibile che essa abbia avuto un importante influsso sulla cultura e sul costume dell'ultimo secolo. Sua è la fondazione del Policlinico Psicoanalitico di Berlino del 1920, distrutto completamente a seguito del trionfo del nazismo in Germania. Gli psicoanalisti che fanno riferimento a questa visione relazionale della psicoanalisi vengono detti anche "Intersoggettivisti". Nel 1912 apparve il saggio di Jung "La libido: simboli e trasformazioni". In quello stesso anno la Società Psicoanlitica Italiana viene sciolta d'autorità. E continuai a difendere Freud e le sue idee." Freud sarebbe tornato sulla questione in "Introduzione alla psicoanalisi", in cui polemizzava apertamente con Jung: «È evidente [...] che c'è poco da guadagnare accentuando, secondo il modo di procedere di Jung, l'unità originaria di tutte le pulsioni e chiamando "libido" l'energia che in tutte si manifesta. L'orientamento freudiano della psicoanalisi arrivò per primo in Italia, ma anni dopo (1936) uno tra i più autevoli esponenti dell'orientamento junghiano si stabilì a Roma. Originata dalle singolari osservazioni del neurologo austriaco Sigmund Freud, è l’esaminatrice della nostra “psiche”, di quei meccanismi che … Questa iniziativa si poneva come aggiornamento culturale e prevedeva la diffusione di importanti opere psicoanalitiche successive a Freud attraverso le collane “Biblioteca di Psichiatria e di Psicologia Clinica” (edita da Feltrinelli) e “Programma di Psicologia Psichiatria Psicoterapia” (edita da Bollati Boringhieri). Tale metodo tuttavia presentava dei limiti, per cui venne perfezionato insieme al professor Breuer nel metodo ipnotico-catartico. Fu durante il lungo viaggio in nave attraverso l'Atlantico che iniziarono a prodursi alcuni motivi di tensione tra Freud e Jung, preludio della rottura di pochi anni dopo. Anche questo congresso era stato organizzato da Jung, che veniva ormai universalmente visto come il successore di Freud alla guida del movimento psicoanalitico: Freud stesso, in questa occasione, fece pressione affinché la presidenza dell'internazionale della psicoanalisi gli venisse affidata. Legato agli ambienti letterari del surrealismo, alle cui pubblicazioni collaborò, nel 1932 si laureò con una tesi sulla psicosi paranoica. Sándor Ferenczi, considerato uno degli psicoanalisti più autorevoli del movimento, condivise l'atteggiamento di amicizia tra Freud e Groddeck. Infine Jung riuscì a liberarsi di Sabine, salvando così anche il suo matrimonio e la sua carriera. Ott 21 2020 . La Psicologia dell'Io, che ebbe nell'ultimo Freud e soprattutto in sua figlia Anna Freud i suoi iniziatori, trovò terreno fertile per svilupparsi negli anni quaranta e cinquanta soprattutto in America, dove Heinz Hartmann e David Rapaport furono i due più importanti esponenti di questa scuola. Fuggito in America, muore nel 1957 in carcere, dopo aver manifestato spunti di delirio. Principi fondamentali La teoria psicologica elaborata da S. Freud tra la fine del 19° sec. Per questo suo sottolineare la forza enorme dell'inconscio scoperta dalla psicoanalisi, e per il suo "panpsichismo" e "monismo" antipositivista e antiscientista, lo scienziato Freud si era messo un po' in allarme, intravedendo nella visione del medico-mago un sorta di nuovo misticismo dell'inconscio: per Groddeck infatti in ultima analisi l'uomo è vissuto dall'inconscio. Esso rappresenta anche il punto di arrivo della sua autoanalisi, iniziata nel 1897. Val la pena di riportare di questo periodo del percorso psicoanalitico di Jung, uno dei momenti più drammatici di questa sua discesa nelle profondità dell'inconscio, dove però si celano anche le altezze dello spirito. Generalmente si individua come nascita della psicoanalisi la prima interpretazione scritta di un sogno realizzato dallo stesso Freud la notte tra il 23 e il 24 luglio 1895, “il sogno dell’iniezione di Irma”. La psicoanalisi prende spunto da elaborazioni francesi e tedesche, ma il vero padre della psicoanalisi è Freud, che utilizzò per la prima volta questo termine nel 1896. Tutti i diritti riservati. Carotenuto ha peraltro riportato alla luce il carteggio Freud-Jung e il diario di Sabine Spielrein. [senza fonte]. L'impressione, comunque, anche alla luce degli sviluppi futuri dei due orientamenti psicoanalitici principali, è che dietro questa diatriba sulla natura della libido ci fosse un disaccordo più profondo, cioè due modi diversi di intendere il desiderio incestuoso e il relativo tabù della vicenda edipica. La questione delle basi scientifiche della psicoanalisi è, ancor oggi, molto dibattuta. Cesare Musatti, che inizialmente si avvicinò allo studio della psicoanalisi su ispirazione del suo maestro Vittorio Benussi, scrisse il primo grande Trattato di Psicoanalisi italiano (1949), su cui si sono formate generazioni di psicoanalisti. Nei primi anni trenta, inizia ad allontanarsi dall'ortodossia psicoanalitica, assumendo posizioni via via sempre più singolari. Se concepiamo la libido come energia, possiamo averne una visione abbastanza unitaria... M'interessava stabilire anche per la psicologia un'uniformità simile a quella che nelle scienze naturali esiste come generale energetica.». Tuttavia fu a partire dal 1902, e per alcuni anni a seguire, che Freud cominciò a prendere l'abitudine di organizzare degli incontri a casa sua con un gruppo di medici che, venuti a conoscenza delle sue elaborazioni teoriche, manifestavano il loro interesse per la psicoanalisi. Reich fu colui che tentò un'analisi con gli strumenti che gli erano propri del fenomeno nazi-fascista, che in quegli anni andava sempre più dilagando in Europa. Innanzitutto le teorie sulla formazione dell'Io: per la Klein questa istanza esiste già dalla nascita, e gestisce i meccanismi fondamentali di introiezione e scissione, vale a dire le due principali modalità di acquisizione e discriminazione delle qualità dell'oggetto (mentre per Freud l'Io si "forma", non preesiste alla coscienza). Per molto tempo la psicoanalisi era incarnata dal solo Freud, che aveva, come unico interlocutore delle scoperte che andava facendo, il suo amico intimo il dottor Wilhelm Fliess. Si tenga anche presente l'influenza sul suo pensiero delle elaborazioni di un altro medico e alchimista svizzero, di cui proprio Mesmer al tempo era tra i più esperti conoscitori, Paracelso (1493 - 1541), a cui si deve la teoria della simmetria tra microcosmo e macrocosmo. La Psicoanalisi Come prassi terapeutica, •nasce per la cura dei disturbi mentali inizialmente come cura dell'isteria* e successivamente dei fenomeni psicopatologici chiamati nevrosi*. È da lui, infatti, che hanno ricevuto la loro formazione i più noti psicoanalisti italiani junghiani come Mario Trevi, Aldo Carotenuto, Silvia Montefoschi. In quello stesso anno venne distrutto l'Istituto di ricerca sessuale, che aveva come suo fondatore Magnus Hirschfeld e che vedeva Freud come collaboratore. Cercai perciò di riprendere sonno; ma una voce di dentro mi diceva: «Devi capire il sogno, e devi capirlo subito![...] La prima divergenza in seno al movimento psicoanalitico si consumò nel 1910 ad opera dello psichiatra austriaco Alfred Adler (1870-1937). La Psicoanalisi – dal greco “psyche” e “analysis” - è letteralmente lo studio dell'anima e della mente. In seguito, pur se molto diversamente da Reich, le elaborazioni teoriche e le considerazioni cliniche di questo psicoanalista divergeranno sempre più dal resto del movimento psicoanalitico, in particolare con la pubblicazione nel 1924 di un saggio dal titolo Thalassa, che Freud definì "la più ardita applicazione della psicoanalisi che sia mai stata fatta". In questo periodo, si possono individuare diverse importanti figure di riferimento che contribuiscono ad introdurre e diffondere in Italia la psicoanalisi come metodo di indagine, tecnica psicoterapeutica e riflessione teorica. Così che l'uni-verso nel portare a compimento quel processo d'individuazione, che è appunto la storia dell'uni-verso, troverà infine la sua vera identità, alla cui ricerca è sempre stato mosso, nell'uno vero finale. Storicamente fu invece il metodo ipnotico-suggestivo, appreso seguendo i corsi di Charcot, illustre neuropsichiatra alla Salpêtrière di Parigi, il primo modo che Freud adottò per riuscire a giungere ai contenuti profondi dell'inconscio. Essi la citarono in due loro saggi scientifici del 1908: rispettivamente, "Il fondamento e il meccanismo della Psicoanalisi" sulla Rivista di Psicologia, e "Psicopatologia ed etiologia dei fenomeni psiconeurotici: contributo alla dottrina di Freud" sulla Rivista sperimentale di Freniatria. Quanto Jung andava affermando era quindi grave nei confronti dei capisaldi della teoria psicoanalitica sino ad allora elaborata, a partire dalla ormai superata prima ipotesi del trauma infantile, perciò Jung indugiava nel decidere di dare alle stampe questo suo libro. Wilhelm Reich, giovane medico della cerchia degli allievi di Freud a Vienna, che già a ventisette anni dirigeva il seminario di tecnica psicoanalitica dove si svolgeva la formazione dei nuovi analisti, è noto ai più per il detto che gli era tipico: "L'amore, il lavoro e la conoscenza sono le sorgenti della nostra vita: devono anche governarla". In Italia la situazione per i giudei divenne problematica con la proclamazione delle leggi razziali che entrarono in vigore nel 1938. 6 maggio 1856 – A Freiberg, città dominata dall’impero asburgico, nasce Sigmund Freud. - un trasporto d'amore alla radice della nuova scienza, Innamorata del dottor Jung: Sabine Spielrein, L'opposizione alla psicoanalisi in Europa, Carl Gustav Jung: il tradimento del delfino, Alle radici del dissidio Freud-Jung: l'interpretazione dell'incesto e della vicenda edipica, Un ponte tra psicoanalisi e scienza fisica: il concetto in Jung della libido come energia, Pregiudizi sul significato della sessualità nella teoria psicoanalitica di Jung, Precisazioni di Freud sul carattere sessuale della libido, Jung e la sua grande paura di un naufragio nella psicosi, Diffusione della psicoanalisi junghiana a livello mondiale, Georg Groddeck lo "psicoanalista selvaggio", La causa psicoanalitica e i suoi "caduti", La prima cattedra universitaria di psicoanalisi, Trieste capitale italiana della psicoanalisi, La psicoanalisi di orientamento junghiano a Roma, Sviluppi della psicoanalisi di orientamento junghiano dopo Bernhard, L'inconscio universale e l'intersoggettività oltre il tabù dell'incesto, Gli inizi dell'intrecciarsi di psicoanalisi e politica, Le conseguenze dell'avvento di Hitler al potere, Melanie Klein e la psicoanalisi delle relazioni oggettuali, Anna Freud, Melanie Klein e gli Indipendenti: un confronto interno alla psicoanalisi freudiana, Wilfred Bion: dalla psicoanalisi kleiniana alla psicoanalisi di gruppo, La condanna della psicoanalisi da parte del Vaticano, La fortuna della psicoanalisi dell'Io in America, Lacan e il trionfo della psicoanalisi in Francia, Il programma Lacaniano del "ritorno a Freud", La storia della psicoanalisi dal punto di vista della sola teoria, Da una psicologia pulsionale ad una psicologia relazionale, Situazione attuale della psicoanalisi o l'avvenire di una "scienza", Dal contenuto rimosso al soggetto rimovente, Cronologia di eventi della ricerca psicoanalitica, Bibliografia sulla vita di esponenti del movimento psicoanalitico. L'italo-tedesco Ernst Bernhard, per accentuare il riferimento ad una sua personale lettura del testo junghiano, usava il termine di "psicologia dell'individuazione", avendo fatto suo il programma di difendere ad oltranza le nuove individualità ancora deboli nell'affrontare quel dinosauro potente ma necessario anch'esso all'evoluzione, la coscienza collettiva. Essa nasce nel 1899 quando Freud scrive "L'interpretazione dei sogni". Tra le psicoanaliste che più recentemente hanno coniugato la psicoanalisi con un'attiva militanza femminista, a partire dall'esempio di Helene Deutsch, vanno annoverate: In anni recenti la "psicoanalisi femminista" ha comunque conosciuto una battuta d'arresto, anche per la notevole evoluzione dei modelli teorici sottostanti alla psicoanalisi attuale (si caratterizzava infatti come movimento "tipico" del periodo della contestazione e della rinascita femminista degli anni sessanta e settanta, con istanze anche di tipo latamente "politico"). Con questi medici e psicoanalisti che costituivano la prima avanguardia del nuovo movimento di pensiero, nella quale bisognerebbe includere l'insieme numeroso e sofferente dei loro pazienti, Freud tesse una fitta e costante corrispondenza, che garantirà la coerenza e l'avvenire del movimento psicoanalitico. In seguito si diffuse una vulgata semplificata della concezione junghiana della libido, tanto che Jung ebbe a lamentarsene: «È un errore assai diffuso ritenere che io non veda il valore della sessualità. [senza fonte]. Diversa e critica, rispetto alla visione nostalgica dell'Eden lacaniano, è quella degli esponenti della scuola psicoanalitica interpersonale. Dopo aver prodotto nel 1936 il suo primo apporto creativo alla teoria psicoanalitica con una comunicazione scientifica sullo "Stadio dello specchio", nel 1953 Lacan si fece fautore di una scissione all'interno della società di psicoanalisi, accusata, dal punto di vista teorico, di avere una visione eccessivamente medica della psicoanalisi e, organizzativamente, di gerarchia e burocrazia eccessiva. Nasce la Scuola di specializzazione PSICOMED per unire gli studi in psicoanalisi e neuroscienze: accoglierà medici e psicologi. Divenne psicoanalista e si dedicò, oltre alla cura di pazienti, alla formazione di nuovi medici che volevano divenire psicoanalisti. Conseguenza del modello archetipico-individuativo-evolutivo proprio di Neumann è la sua denuncia della ipertrofia dell'elemento maschile caratteristica della coscienza occidentale ancora patriarcale elaborata nel suo "La psicologia del femminile" del 1953 dove auspica una integrazione dell'elemento femminile a vantaggio di un affrancamento dalla coscienza di gruppo; L'americano James Hillman (1926), che è stato anche presidente dell'Associazione Internazionale di Psicologia Analitica ed è attualmente l'esponente di punta del cosiddetto "approccio archetipico"; L'inglese Michael Fordham (1906-1995), che cercò di integrare aspetti della psicologia analitica classica con i risultati e le teorizzazioni della scuola delle relazioni oggettuali; Tra gli altri psicoanalisti junghiani degni di nota vi è la stessa moglie di Jung, Emma Jung (1882-1955) che ha dedicato gran parte della sua vita di psicoanalista a ricerche sulla psicologia del Santo Graal, lasciate incompiute alla sua morte e portate a compimeno da un'altra famosa psicoanalista junghiana Marie-Louise von Franz (1915-1998).