La battaglia di Salamina in Cipro segnò, infine, la fine delle ostilità tra la Lega di Delo e la Persia e, quindi, anche la fine delle Guerre persiane[157]. From polis to empire, the ancient world, c. 800 B.C.âA.D. Fu quindi inevitabile abbandonare Atene nelle mani dei Persiani che la saccheggiarono; la guarnigione asserragliata sull'Acropoli fu sconfitta e Serse ordinò di radere al suolo la città [113]. Έν τω προτέρω Πέρσι κώ πολεμώ, ό Δαρείος πρώτον μεν τάς τοϋ Αιγαίου νήσους, αϊ κατά τό άκρον Σούνιον ήσαν, κατεστρέψετο, έπειτα δε εις την Άττικήν γήν έσπευδεν και την στρατιάν εις τό Μαραθώνιον πεδίον άπεβίβαζε. Le versioni e le traduzioni di greco delle opere dell'autore Diodoro Siculo; ogni versione è corredata del testo in lingua greca e della traduzione in italiano. Il piano riuscì: le due flotte si scontrarono negli angusti spazi tra Salamina e l'Attica[117] ove le navi persiane, assai più pesanti e numerose, non erano in grado di manovrare agevolmente e divennero preda di quelle greche[118]. Diodoro, invece, sostiene che, dopo lunghe trattative, fu stipulato un trattato di pace con i Persiani, la Pace di Callia[158]; probabilmente in questo punto Diodoro seguì la storia di Eforo di Cuma il quale, a sua volta, fu influenzato dal suo maestro, Isocrate, il primo da cui si trae menzione del trattato in un suo scritto del 380 a.C.[159]. The dark age of Greece: an archaeological survey of the eleventh to the eighth centuries BC. I Greci poterono quindi affondare o catturare oltre 200 navi, perdendone appena 40, e garantendo quindi la sicurezza del Peloponneso[119]. L’Impero persiano tenta l’espansione in Grecia: le due Guerre greco-persiane che seguono (la prima nel 490 a.C., la seconda tra 480 e 479 a.C.) rappresentano un vero e proprio scontro tra civiltà diverse. Le versioni e le traduzioni di greco delle opere dell'autore Diodoro Siculo; ogni versione è corredata del testo in lingua greca e della traduzione in italiano. La Grecia dopo le guerre Persiane - Versione di greco da Diodoro Siculo del libro Gymnasion 2 Dopo aver attraversato l'Ellesponto nel mese di aprile 480 a.C., l'esercito persiano cominciò la sua marcia verso la Grecia riuscendo, in tre mesi, a raggiungere la città di Therma per poi fermarsi a Doriskos dove fu raggiunto dalla flotta e dove Serse riorganizzò le truppe in unità tattiche in sostituzione dei contingenti provinciali[100]. A ridosso delle colonie greche dell’Asia Minore si era sviluppato un grande impero: quello persiano. Non appena Mardonio apprese che l'esercito alleato era in marcia, si ritirò in Beozia nei pressi di Platea cercando di attirare i Greci su un terreno aperto, ove avrebbe potuto usare la cavalleria[126]. Ben presto, tuttavia, l'alleanza tra le città greche entrò in crisi poiché Sparta, dopo le vittorie di Sesto (479) e Bisanzio (478) ed in Tracia, decise di ritirarsi dal conflitto, ritenendo che fosse impossibile garantire la sicurezza a lungo termine delle città della Ionia[148]. In seguito, Cimone iniziò una campagna in Asia Minore allo scopo di rafforzare le posizioni greche al di là del Mare Egeo che si concluse con la Battaglia dell'Eurimedonte in Panfilia: in tale scontro gli Ateniesi e la flotta alleata non solo riuscirono a sconfiggere la flotta persiana all'ancora ma poterono sbarcare e sbaragliare l'esercito di terra del Gran re[151]. Una volta giunti, i Greci furono tuttavia avvertiti da re Alessandro I di Macedonia che vi erano altre vie e che in ogni caso l'esercito persiano era troppo grande per poter essere fermato in quel punto e così si ritirarono[102]. LE GUERRE PERSIANEVERSIONE DI GRECO di ErodotoTRADUZIONE dal libro Mythos - pag. Spedizione di Mardonio in Tracia e Macedonia, Primavera 480 a.C.: Tracia, Macedonia, Tessaglia, Agosto 480 a.C.: Termopili e Capo Artemisio, Cronaca di Lindos, D 1-59 in Higbie (2003), The Cambridge History of Iran, Volume 2: The Median and Achaemenid Periods The Cambridge Ancient History, vol. In seguito Mardonio cercò di rompere la situazione di stallo offrendo la pace agli Ateniesi con l'intermediazione di Alessandro I di Macedonia, ma gli Ateniesi, facendo in modo che fosse presente una delegazione spartana, rifiutarono l'offerta: Mardonio, quindi, si mosse verso sud e gli Ateniesi evacuarono nuovamente la città [124]. Gli storici moderni sono altrettanto divisi; ad esempio Fine accetta la Pace di Callia[159] mentre Sealey lo respinge nettamente[164]. Conquistata la città , le truppe ateniesi proseguirono l'offensiva agevolati dal fatto che Oeobazo fosse stato catturato da una tribù tracia e sacrificato al dio Plistoro mentre Artacite fu catturato dagli stessi Ateniesi e da loro crocifisso su richiesta del popolo di Eleo, città che un tempo aveva fatto saccheggiare. La prima guerra greco-persiana. Documentario Le guerre Greco Persiane streaming Tra il XII e il IX secolo a.C i Greci erano vissuti all’ombra delle grandi civiltà sviluppatesi in Asia minore, ma nel VII secolo l civiltà Greca con la sua cultura raffinata iniziò ad emergere. L'autore, infatti, afferma di essersi basato su fonti orali e inoltre dichiara di avere come fine ultimo quello di far ricordare ai posteri la storia delle guerre persiane, prendendo a modello l'epica omerica . Dopo alcuni giorni di stallo, Pausania ordinò una ritirata notturna verso le posizioni iniziali, ma la manovra non riuscì e lasciò gli Ateniesi, i Tegeati e gli Spartani isolati sulle colline mentre gli altri contingenti si trovavano più distanti[127]. I Greci accettarono la proposta[103]. Έν τω προτέρω Πέρσι κώ πολεμώ, ό Δαρείος πρώτον μεν τάς τοϋ Αιγαίου νήσους, αϊ κατά τό άκρον Σούνιον ήσαν, κατεστρέψετο, έπειτα δε εις την Άττικήν γήν έσπευδεν και την στρατιάν εις τό Μαραθώνιον πεδίον άπεβίβαζε. VERSIONI GRECO raggruppate per libro di testo scolastico. Master contenuto in Orme nel tempo, volume 1. Gli Spartani tentarono di mantenere il comando ed inviarono Dorcide con una piccola forza per sostituire Pausania, ma gli alleati si opposero e lo indussero a tornare indietro[146]. Dopo una dura resistenza, finirono le scorte di viveri e i Persiani fuggirono di notte lasciando che gli Ateniesi prendessero possesso della città il giorno seguente[141]. Fu proprio nel 500 che i Greci della Ionia si ribellarono al dominio persiano. Morto Mardonio, l'esercito persiano sbandò: solo quarantamila soldati riuscirono a fuggire attraverso la strada della Tessaglia; gli altri, che si erano rifugiati all'accampamento, furono tutti uccisi o catturati dai Greci vittoriosi[130][131]. Una volta pacificata la regione, gli Ateniesi fecero ritorno in patria portando i cavi del ponte di barche di Serse come trofei[142]. In estrema sintesi, le fonti antiche quindi non sono d'accordo né sull'esistenza né tanto meno sulla datazione di un trattato di pace (o comunque di una pace non ufficiale). In generale la guerra aveva cambiato gli equilibri interni delle polis: da una parte i proprietari terrieri (filo-Spartani), dall'altra i mercanti e gli artigiani legati al commercio marittimo (filo-Ateniesi). È possibile definire questo scontro come una lotta tra la libertà della Grecia e il dispotismo della Persia. Tuttavia le conseguenze dell'assedio si sarebbero rilevate problematiche per Pausania, ma ciò non è chiaro anche poiché Tucidide fornisce assai pochi dettagli[145]: infatti, Pausania, con la sua arroganza e i suoi arbitri (Tucidide usa il termine "violenza") riuscì ad allontanare molti dei contingenti alleati[144][145][146]. Poco dopo la vittoria di Micale, la flotta alleata salpò per l'Ellesponto per abbattere i ponti di barche, ma, una volta giunta, scoprì che ciò era già stato fatto dai Persiani: i peloponnesiaci, pertanto, tornarono a casa mentre gli Ateniesi rimasero e conquistarono senza colpo ferire il Chersoneso Tracico[138]. Nel 478 a.C. gli alleati decisero di inviare una flotta comune composta da 50 navi, trenta Ateniesi e venti del Peloponneso, con l'appoggio di numerosi alleati e sotto il comando di Pausania: secondo Tucidide, la flotta navigò fino a Cipro e sottomise la maggior parte dell'isola[143]. A tale scopo, ordinò alla flotta di restare al largo della costa di Salamina, nonostante l'arrivo dei Persiani, per attirarli in battaglia[116]. Il primo scontro avvenne nel 499 a.C. quando Mileto, a capo delle pòleis ioniche e dell’Eolide insorsero contro i satrapi persiani. Copyright © 2007-2021 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale Alcuni, inoltre, fanno notare che l'ambasciata del 461 possa essere stato un tentativo di raggiungere un accordo il cui fallimento indusse infine gli Ateniesi a sostenere la rivolta egiziana[163]. A questo punto, Temistocle, ricevuta la notizia che Serse aveva passato l'Ellesponto, suggerì di difendere il passo delle Termopili, l'unico passaggio tra la Tessaglia e la Beozia. 5, A political history of the Achaemenid empire (translated by, Shadows in the Desert: Ancient Persia at War, Thucydides â History of the Peloponnesian War (translated by Rex Warner), Diodorus Siculus â Greek history 480â431 BC: the alternative version (translated by Peter Green), Hellenicity: between ethnicity and culture, The Lindian Chronicle and the Greek Creation of their Past, Studien zur Geschichte des Antikes Seewesens, War and peace in ancient and medieval history. Con la morte del comandante, gli Ateniesi decisero di ritirarsi; i Persiani tentarono di approfittare delle manovre avversarie per contrattaccare e subirono una seconda disfatta nella Battaglia di Salamina in Cipro ove il loro contingente terrestre e navale fu annichilito[156]. Dopo la battaglia di Salamina in Cipro, Tucidide fa più menzione di conflitto con i Persiani, affermando che i Greci fossero semplicemente tornati a casa[156]. Erodoto menziona di sfuggita che gli Ateniesi inviarono Callia a Susa a trattare con Artaserse[162] e che tale ambasciata comprendeva anche esponenti argivi da cui si può trarre una datazione approssimativa al 461 a.C. (l'alleanza tra Atene e Argo fu stipulata, infatti in quell'anno)[159]. Serse inviò la marina persiana che ingaggiò un duro combattimento con quella greca. Le guerre persiane in scena versione greco Eschilo traduzione libro anthropon odoi Ό Αίσχυλος ό ποιητής έν τη τραγωδία Πέρσαι τήν των Περσών ήσσαν εν τή παρά τή Σαλαμΐνι μάχη άδει. Mardonio, nel frattempo, decise di rimanere in Tessaglia, conscio che attaccare l'Istmo sarebbe stato inutile; dal canto loro, gli alleati decisero di non inviare alcun esercito al di fuori del Peloponneso[123]. La soluzione presentava diversi vantaggi: innanzitutto era talmente stretto che poteva essere difeso da un numero limitato di soldati, in secondo luogo si sarebbe potuto bloccare il percorso della marina persiana presso capo Artemisio, un limitato braccio di mare tra l'Eubea e la Tessaglia (che quindi presentava gli stessi vantaggi delle Termopili). Μετά την τοϋ Δαρείου τελευτήν, την Ασίας αρχήν ελάμβανε Ξέρξης ό του Δαρείου. Allora per le guerre persiane ci proviamo stamattina. LA GRECIA DOPO LE GUERRE PERSIANE VERSIONE DI GRECO di Diodoro Siculo TRADUZIONE dal libro Gymnasion Η Ξερξου του Περσων βασιλεως επι την Ελλαδα στρατεια δια το μεγεθος των δυναμεων τον μεγιστον ενεποιησε φοβον τοις Ελλησιν. A history of the Greek city states, ca. Lo stesso giorno della Battaglia di Platea, almeno secondo Erodoto, una flotta greca, guidata dal re spartano Leotichida, attaccò e sconfisse i resti della flotta persiana nella Battaglia di Micale, segnando l'ascesa della preponderanza navale greca sul Mediterraneo orientale[132][133]. La flotta greca, al comando di Temistocle, era ancora intatta e pronta ad affrontare quella persiana, nonostante molti Ammiragli premessero per tornare a difendere le loro città; le due manovre principali delle galee greche erano l’urto contro una nave nemica per spezzarne i remi ed immobilizzarla e il successivo speronamento dello scafo ormai impossibilitato a manovrare, quindi seguivano … Τότε ούν ό τών Περσών στόλος ταϊς Αθήναις έπέπλε, άλλά ύπό το Θεμιστοκλέους έν τη Σαλαμινία νήσω ήσσάτο" καί είς φυγήν έτρέπετο. Poi, con il ritiro spartano dopo i fatti di Bisanzio, la leadership degli Ateniesi divenne esplicita e fu convocato un congresso delle città ioniche sull'isola sacra di Delo ove fu sancita una nuova alleanza che avrebbe continuato la lotta contro i Persiani e che, dal nome dell'isola, fu chiamata Lega di Delo: ogni città membro avrebbe fornito forze armate o pagato una tassa alla cassa comune e la maggior parte degli Stati optò per la tassa, Atene, invece, scelse di fornire la flotta[149]. Tutti gli storici concordano sul fatto che la fonte principale riguardante le guerre persiane sia l'opera di Erodoto Le storie, la cui attendibilità è da sempre discussa. La sconfitta persiana potrebbe essere stata dovuta al fatto che i Persiani avessero sottovalutato le reali potenzialità degli opliti: l'incapacità persiana di adattarsi allo stile di guerra ellenico avrebbe quindi contribuito al fallimento dell'aggressione. Se tali termini fossero stati osservati dal re e dai suoi generali, gli Ateniesi non avrebbero potuto inviare truppe in terre governate dalla Persia. Per tutto il 470 a.C., la Lega di Delo, sotto il comando del politico ateniese Cimone, concentrò i propri sforzi in Tracia e nell'Egeo allo scopo di rimuovere le restanti guarnigioni persiane[150]. Οί Αθηναίοι και οί σύμμαχοι οί έκ Πλαταιών υπό Μιλτιάδη ανδρείως έμάχο και τούς Πέρσας είς φυγήν έτρεπον. νεÏ" ovvero i Greci o "i Greci che hanno giurato il patto di alleanza"[98]. Quanto ai termini dell'accordo, ammesso e non concesso che il trattato sia stato effettivamente stipulato, esse sono riportate in questo modo dagli autori classici[158][159][160]: I sovrani persiani non rinunciarono mai alle loro mire sulla Grecia e si occuparono sempre di seminare discordia fra le varie polis (divide et impera) finanziandone ora l'una ora l'altra, o addirittura le fazioni politiche all'interno di una stessa città . Le guerre greco-persiane Ma la sua aspirazione era quella di conquistare l’intera Grecia. Storia antica — Tesina che descrive le cause e le conseguenze delle guerre persiane, ossia i conflitti combattuti tra le poleis greche e l'Impero persiano L’Atene di Pericle: democrazia e riforme Storia — Storia di Pericle, il politico oratore che governò Atene nei decenni della sua massima potenza tra il 461 a.C. ed il 429 a.C. , periodo chiamato "l'età di Pericle".… In seguito, la flotta greca navigò verso Bisanzio che fu assediata e infine conquistata[143] e, grazie al controllo di Sesto e Bisanzio, Atene poté accedere al commercio mercantile del Mar Nero[145]. Secondo Tucidide, lo scopo della Lega era quello di vendicare i torti subiti devastando il territorio del re ma in realtà tale obiettivo può essere suddiviso in tre direzioni: preparare una futura invasione del territorio persiano, cercare vendetta e dividere il bottino di guerra oltre alle spese[149]. La battaglia di Micale segnò, per molti versi l'inizio di una nuova fase nel conflitto, in cui i Greci sarebbero passati all'offensiva contro i Persiani[135]. La guerra contro la Persia - versione greco. Grazie a … Durante l'inverno nacquero delle tensioni tra le varie poleis greche: gli Ateniesi, in particolare, non protetti dalla muraglia dell'Istmo ma la cui flotta era stata fondamentale, ritennero di essere stati trattati ingiustamente e si rifiutarono di aderire alla marina degli alleati in primavera[123]. All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners. Sparta e Atene assunsero un ruolo di primo piano nella confederazione e nel congresso, il cui funzionamento non è tuttavia noto, salvo il fatto che solo 70 delle oltre 700 poleis vi inviarono rappresentanti; un risultato comunque notevole se si pensa che molte città erano ancora formalmente in guerra tra di loro[99]. Tuttavia, per la sua strettezza, la posizione si prestava alla difesa[108] e le truppe greche, salde e ben protette dalla corazza, contrastarono vittoriosamente, per due giorni, gli assalti del nemico, compresi quelli della guardia scelta del Gran Re, gli Immortali. Inoltre, conscio dell'inferiorità navale, Serse temeva che gli alleati potessero salpare per l'Ellesponto, tagliare il ponte di barche e quindi isolarlo[120], pertanto ordinò a Mardonio di restare con una parte dell'esercito mentre egli si ritirava in Asia[121]. Αιτία τής ήσσης ή τών θεών {όέί, 9θπ. Citadel to City-State: The Transformation of Greece, 1200â700 B.C.E. La supremazia delle forze persiane si scontra, però, con la … Dopo aver conquistato la maggior parte della Grecia, Serse intendeva distruggere quanto prima la flotta alleata in modo da indurre le città che ancora resistevano alla resa[114]; viceversa, Temistocle si proponeva, sconfiggendo la flotta persiana, di impedire ogni ulteriore progresso del nemico[115]. L'esercito greco, al comando del generale spartano Pausania, reggente per conto del re Plistarco, occupò le alture presso Platea per essere meno esposto alla cavalleria nemica[127]. Tuttavia, non appena fu concordata una tregua in Grecia, nel 451 a.C., gli Ateniesi e gli alleati inviarono Cimone a Cipro ove morì, intento nell'assedio di Kition. Infatti Plutarco ricorda che, all'indomani della battaglia dell'Eurimedonte, il Gran Re Artaserse I aveva firmato un trattato con i Greci e cita testualmente Callia come l'ambasciatore ateniese coinvolto per poi ammettere che Callistene nega l'esistenza di un qualunque trattato tra Greci e Persiani[161].