Storia e descrizione. Firenze, Galleria degli Uffizi. Per portare a termine la campagna d’occidente il re affidò il comando a Oloferne. La scheda è completa. Elisa Configliacco Bausano, ci offre una lettura approfondita e professionale del fenomeno, utilizzando l'opera dell'artista statunitense come spunto per alcune riflessioni. Fillide Melandroni, nata a Siena nel 1582, venne a Roma nel 1593 quando è documentata come prostituta; protetta da Ranuccio Tomassoni si legò in seguito a Caravaggio divenendo sua modella. Infatti un violento schizzo di sangue si proietta verso Giuditta mentre sul letto colano dei rivoli che arrossano i teli. Vai … Visto dal vero. Tra le opere di Artemisia Gentileschi realizzate in questo periodo e legate soprattutto a questo triste evento, vi è Artemisia Gentileschi “Giuditta e Oloferne“, (realizzato in due versioni, a distanza di … Commenta sul gruppo Facebook: El triunfo de Baco di Leonardo Alenza y Nieto è una scena di genere che raffigura l'interno di una taverna dove alcuni avventori ubriachi recitano una scena mitologica. Giuditta è raffigurata intenta a decapitare Oloferne con una scimitarra, mentre alla scena assiste una vecchia serva che sorregge con le mani il drappo contenente il cesto nel quale va conservata la testa. Oloferne giace di traverso, con il capo verso la superficie del piano pittorico mentre Giuditta si trova in piedi, a destra. La donna infierisce sulla gola di Oloferne con una daga fermamente impugnata nella mano destra mentre con la sinistra afferra i capelli dell’uomo. Il corpo di Oloferne orientato a sinistra, l’ancella al centro e Giuditta a destra, formano una figura trilobata che fa perno nella testa del generale. Inoltre, Giuditta compie il gesto con attenzione e distacco per non macchiare il vestito elegante che indossa (Longhi). Corse al cavalletto, ché ancora mancava la testa di Oloferne. Artemisia Gentileschi era figlia di Orazio Gentileschi, un pittore caravaggesco. La composizione cromatica è armonizzata da inserti bianchi che creano un ritmo uniformante a partire dalla base del materasso, in basso. Il centro del dipinto è l’articolato gioco delle sei braccia che si intrecciano in primo piano. Judith con la cabeza de Holofernes o decapitando a Holofernes es un episodio bíblico y un tema relativamente frecuente en el arte cristiano.. Aparece en el Libro de Judith, uno de los deuterocanónicos; [1] y ha sido representado en más de 114 pinturas y esculturas. Defendente Ferrari (Chivasso, Torino 1480 circa - 1540 circa) La Primavera. Inoltre, la giovane, probabilmente, più abituata a scannare gli animali, tiene fermo il generale senza mostrare alcuna emozione. Fu, infatti, coinvolta in un brutto episodio di violenza da parte di Agostino Tassi, un pittore amico del padre. Oloferne è steso sul letto composto da tre materassi sovrapposti e ricoperti da teli. L’inquadratura quindi valorizza le due donne e il tragico fatto che compiono. Invece, la donna, afferrata la spada del generale, gli taglia la gola con un colpo netto mentre la sua serva blocca le braccia del soldato. Consulta la pagina dedicata al dipinto di Artemisia Gentileschi, Giuditta e Oloferne, sul sito della Galleria degli Uffizi di Firenze. Noto è il dipinto di Caravaggio esposto presso la Galleria nazionale d’arte antica di Roma. Infatti Giuditta, presentata come simbolo di salvezza che Dio offre al popolo ebraico, assurge anche a simbolo della Chiesa stessa e del suo ruolo salvifico, ulteriormente testimoniato dal colore bianco della camicia della donna, che evoca la purezza. La vicenda che vide Giuditta protagonista della salvezza di Israele, secondo i testi sacri, si svolse intorno al 600 a.C. al tempo di Nabucodonosor, re babilonese. Dopo 34 giorni i capi di Israele erano intenzionati a cedere. La Giuditta e Oloferne storia è scritta nell’Antico Testamento: la puoi trovare nei testi Deuterocanonici, nel liro dedicato all’intera vita di Giuditta. Il fondo è omogeneo e scuro. Nel ruolo di Giuditta venne raffigurata forse la cortigiana Fillide Melandroni, amica dell'artista[3]. Hai visto dal vero l’opera analizzata? Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte. L’opera di Artemisia è di forma rettangolare e sviluppo verticale. Giuditta, una vedova, retta e pia, si offrì, così, di sedurre Oloferne per, poi, eliminarlo. Consulta la pagina: Didattica online. Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte. Le vite dei tre protagonisti si incontrano così drammaticamente nel fatto narrato. Nel 2014 un quadro (144x173,5 cm), raffigurante un'altra versione del dipinto e ottimamente conservato, è stato ritrovato nel soffitto di un'antica abitazione a Tolosa, nascosta dentro un'intercapedine, durante i lavori per una perdita d'acqua. Il dipinto, conservato nella Galleria nazionale di arte antica di Roma, fu commissionato dal banchiere Ottavio Costa, che lo raccomandò caldamente ai suoi eredi nel suo testamento. Il dipinto, conservato nella Galleria nazionale di arte antica di Roma, fu commissionato dal banchiere Ottavio Costa, che lo raccomandò caldamente ai suoi eredi nel suo testamento. Artemisia Gentileschi, Giuditta e Oloferne… Infatti, la poca credibilità di Giuditta come vedova e la tensione fisica minima con cui ella, turbata, taglia la testa ad Oloferne, confermano il forte valore simbolico di tale rappresentazione, diversamente, per esempio, dal dipinto di Artemisia Gentileschi, con il medesimo soggetto, dove l'azione è più mossa, è una vera lotta fra i due sessi, risolta dalla grande pittrice in senso più personalistico (venne stuprata da un amico del padre). Oltre al tema biblico, che si presta a indagare un meccanismo di rivalsa sulla prepotenza maschile, suscitò interesse la brutalità del gesto rappresentato. La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 30 ottobre 2020. Il soldato apre gli occhi spaventato e non ha il tempo di reagire. La figura di Artemisia Gentileschi suscitò un particolare interesse nella critica per via della sua vicenda umana. Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio. Il soggetto, ispirato al racconto dell’Antico Testamento, fu uno tra i più interpretati per via della forza narrativa della vicenda. Caravaggio è rimasto fedele al clima dell'episodio biblico, facendo decapitare il generale con una daga mediorientale, ma ha anche attualizzato la scena, poiché l'abbigliamento di Giuditta è quello tipico delle donne a lui contemporanee; è possibile che il pittore si sia anche ispirato ad ambientazioni sacre di tipo teatrale rappresentate a Roma e comunque il pittore, ricevute commissioni più importanti e passato da una visione statica ad una dinamica, come ad un aspetto più drammatico della scena, accentuata dal fondo nero e dalla luce che rivela i contrasti dei volti e gli stati dell'animo, doveva aver certamente ripreso considerazioni sugli affetti ed i moti d'animo di ascendenza leonardiana diffusi dal lombardo Giovan Paolo Lomazzo e gli studi sulla fisiognomica e la gestualità, che stavano tanto alla base del teatro quanto della stessa pittura[4]. Osservare le opere d'arte per capirle e imparare ad amarle. Accanto a Giuditta, Caravaggio ha inserito una serva molto vecchia e brutta, come simbolico contraltare alla bellezza e alla giovinezza della vedova. [1] In questo quadro Caravaggio rappresenta l'episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta, che voleva salvare il proprio popolo dalla dominazione straniera[2]. Del dipinto finora creduto perduto esiste una copia datata 1607 - conservata a Napoli a Palazzo Zevallos e appartenente alla Collezione d'arte del Banco di Napoli - realizzata da Louis Finson. Il buio dell’ambiente non permette di dimensionare lo spazio nel quale avviene la decapitazione. Tuttavia è possibile legarne la commissione a una ricevuta di pagamento, da parte di Ottavio Costa a Caravaggio per un quadro già iniziato, datata 21 maggio 1602. Cristofano Allori (Firenze 1577-1621) Madonna del latte. Sulla luce della salvazione, cfr., Maurizio Calvesi, Sulla radiografia e la tecnica di realizzazione della. Judith and Holofernes (1457–1464) is a bronze sculpture created by the Italian Renaissance sculptor Donatello at the end of his career. It’s All in the Detail, Giuditta che taglia la testa a Oloferne (scheda), Caravaggio (Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2010), Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, San Giovanni Battista (Caravaggio Capitolino-Pamphilj), Salomè con la testa di Giovanni Battista (Londra), Ritratto di Alof de Wignacourt e del suo paggio, Salomè con la testa di Giovanni Battista (Madrid), San Giovanni Battista (Caravaggio Borghese), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giuditta_e_Oloferne_(Caravaggio)&oldid=117320387, Dipinti nella Galleria nazionale d'arte antica, Srpskohrvatski / српскохрватски, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Infatti le braccia della ragazza sono robuste e muscolose. Infatti davanti alla facciata spiccano nella loro bellezza le statue del Marzocco e la Giuditta e Oloferne (l’originale si trova oggi al Museo del … La scena è avvolta dal buio profondo. Norberto Valeriani, Milena Bacchiani, Benedetta Perilli, «Parigi, il mistero del Caravaggio ritrovato in soffitta: le prime immagini», 12 aprile 2016, la Repubblica.it, Mystery Buyer of Work Attributed to Caravaggio Revealed, Is That a Real Caravaggio? Il tono generale del dipinto è caldo, determinato dal colore dorato e virato verso l’arancio degli incarnati. In questo modo l'autore sottolinea (con un artificio artistico legato alla fisiognomica, caro anche a Leonardo[5]) le differenze tra le due figure e fa risaltare maggiormente la prima, che incarna grandi valori morali. Giuditta, invece, sembra adempiere al suo compito con molta riluttanza: le braccia sono tese, come se la donna volesse allontanarsi il più possibile dal corpo di Oloferne, e il suo volto è contratto in un'espressione mista di fatica e orrore. Analizzare attentamente un’opera o un’immagine è un gesto rivoluzionario perché si offre come un atto di consapevolezza e ci da la possibilità di decidere il nostro futuro. Oloferne, ebbro dopo il banchetto è disteso, nudo, sul letto in attesa di Giuditta che ha acconsentito di giacere con lui. E poi ancora la pittrice bolognese Elisabetta Sirani, in mostra con potenti tele in cui sono raffigurati il coraggio femminile e la ribellione di fronte alla violenza maschile; Ginevra Cantofoli, con Giovane donna in vesti orientali (seconda metà del XVII); Fede Galizia con l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne … Il fondo scuro che avvolge i tre protagonisti rappresenta, quindi, un richiamo ai fondi scuri di Caravaggio. La profondità della scena è determinata dal gruppo delle tre figure illuminate. Comincia a pensare all’esame. La donna, durante un banchetto, con la promessa di tradire i peccati del popolo d’Israele e di giacere con il generale, riuscì a sopraffarlo e a decapitarlo. La fascia di mezzo della superficie del dipinto ospita le due donne e Oloferne. Artemisia concepì la figura di Giuditta paragonandola ad un vero e proprio carnefice. Esistono diverse versione della vicenda dipinte in momenti diversi da Artemisia Gentileschi. Una minore in basso è occupata dal materasso. Suggerimenti e link utili per implementare una corretta didattica online o didattica a distanza, nel periodo di emergenza virus. Infine quella ridotta in alto è interamente scura e mette in evidenza la scena sottostante. Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi è una condanna pittorica nei confronti degli abusi sulle donne da parte dei potenti. Quindi, le maniche delle due donne, il copricapo dell’ancella e la scollatura di Giuditta. Le maniche del vestito sono sollevate oltre i gomiti e sul braccio sinistro spicca un bracciale con pietre verdi. Il pittore fissa l'acme emotiva nell'immagine di Oloferne: lo sguardo vitreo farebbe supporre che sia già morto, ma lo spasmo e la tensione dei muscoli indurrebbero a pensare il contrario. Giuditta e Oloferne è un dipinto a olio su tela (145x195 cm) realizzato nel 1597 circa dal pittore italiano Caravaggio. Giuditta decapita Oloferne. La paternità di questo quadro, acquistato nel 2019 da un collezionista statunitense[10], è tuttavia discussa, poiché molti critici rifiutano di accreditarla a Caravaggio.[11]. Approfondisci. Gli storici hanno evidenziato la brutalità della scena compiuta da una donna di nobili origini. Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Artemisia Gentileschi intitolate: Leggi La vita e tutte le opere di Artemisia Gentileschi. Giuditta e Oloferne. Dall'analisi radiografica si può evincere che in una prima raffigurazione Giuditta era a seni nudi, ma non è chiaro se Caravaggio abbia voluto seguire una tradizione iconografica che vedeva nella nudità un senso di eroismo e di purezza connesso con il sacro (Giuditta nuda è presente in statuine, come quella di alabastro di Konrad Meit del 1525, o in disegni come quello di Hans Sebald Beham del 1547) oppure abbia voluto accentuare, in questo modo il carattere provocante, seducente dell'eroina; aspetto che resta, peraltro anche dopo la raffigurazione del corpetto coprente, probabilmente per cause d'ordine morale e di autocensura, che, mostra comunque, in trasparenza, il seno dell'eroina, sudato per lo sforzo messo nell'azione violenta, risultando così ancora più seducente.[7]. It can be seen in the Hall of Lilies (Sala dei Gigli), in the Palazzo … Il quadro appartiene ai discendenti di un ufficiale napoleonico ed è stato presentato alla stampa il 12 aprile 2016. Infine trovi opere che grandi artisti hanno dedicato all’Olocausto dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Soprattutto i dipinti relativi alla vicenda di Giuditta e Oloferne furono oggetto di indagine psicologica. Questi 2 personaggi sono vissuti ai tempi di … Non ci sono molti elementi che contribuiscono a rendere nota l'ambientazione della scena, lo sfondo è scuro, è presente un panneggio rosso in alto a sinistra e una parte minima del letto su cui giace Oloferne. Il pittore fiammingo trascorse alcuni anni in Italia e risiedette a Napoli nel corso del 1604; la Giuditta e Oloferne di Caravaggio sarebbe citata pure nel testamento del fiammingo[9]. Una immagine utile per affrontare il problema del bullismo in classe, Una interessante interpretazione sul fenomeno del bullismo è offerta dall'illustrazione intitolala Bullying di Matt Mahurin. La serva, infine, pare determinata e il suo volto non rivela alcuna emozione. Per il pittore avrebbe posato per alcuni dipinti noti in cui la sua fisionomia inconfondibile ritorna: Sulla fisionomia e la gestualità presente in testi come quelli di Gabriele della Porta, poligrafo e drammaturgo napoletano e di Giovanni Bonifacio, avvocato, uomo di teatro e studiosi dei gesti, come sull'analisi dei moti e stati d'animo nella trattatistica antropologica e teatrale del Seicento, cfr., Francesca Gualandri. Si tratterebbe della seconda Giuditta e Oloferne, composta da Caravaggio a Napoli, scomparsa nel corso del XVII secolo. Infatti, diversamente dal testo biblico, l’ancella partecipa all’esecuzione e non aspetta fuori dalla tenda di Oloferne. Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi è una condanna pittorica nei confronti degli abusi sulle donne da parte dei potenti. Webinar e tour virtuali: pubblicati autorizzazione e norme. Coprono il corpo nudo dell’uomo un lenzuolo e una coperta rossa dalla superficie lucida. [2] Judith, una bella viuda judía de la que está prendado Holofernes… Giuditta al banchetto di Oloferne di Rembrandt, © ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Consulta la pagina: Tesi, tesine o mappe concettuali. Il generale fu avvisato del fatto che solo un grave peccato contro Dio avrebbe reso vulnerabile il popolo d’Israele, tuttavia, strinse d’assedio Gerusalemme. Caravaggio si trovava, probabilmente, insieme ad altri amici pittori e Orazio Gentileschi con la figlia Artemisia e Guido Reni, a Ponte S. Angelo quando, nel 1599, venne giustiziata la parricida Beatrice Cenci con la matrigna ed un fratello, cfr. Palazzo Vecchio è un museo straordinario fin dal suo ingresso. Leggi il seguito…. Giuditta, una ricca e bella vedova, era fra la gente di Betulia che stava subendo da 34 giorni l'assedio nemico e, venuta a conoscenza che il loro capo della città, Ozia, non sapendo come resistere a Oloferne… La giovane esegue la decapitazione afferrando con forza il generale assiro. Suggerimenti? Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli 1652/53) ... Riaprono Archivio Storico e Gabinetto Disegni e Stampe. Giuditta con la testa di Oloferne. L’episodio biblico inoltre diede ad Artemisia la possibilità di raccontare la sua drammatica vicenda personale. Giuditta e Oloferne è una statua bronzea (altezza 236 cm senza zoccolo) realizzata da Donatello sul finire della sua carriera, tra il 1453 e il 1457.Dal 1988 è conservata nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze.Se Donatello era stato il primo dopo gli antichi a concepire sculture autonome e … Anche gli abiti sono tendenti al giallo, all’ocra e al rosso scuro. Altri hanno fatto notare come le due donne, Giuditta e la sua ancella, compiono la decapitazione con un atteggiamento simile ad una macellazione. Giuditta, all’interno della camera di Oloferne, decapita il generale assiro aiutata dalla sua ancella. Giuditta, invece, si ritrae, con evidente disgusto nei confronti del sangue che schizza verso di lei (Barthes). Questo centro attenzionale diventa anche un importante meccanismo espressivo. Un dipinto, molto simile a quello ospite alla Galleria degli Uffizi, si trova al Museo nazionale di Capodimonte. Si dice che Caravaggio abbia dipinto il quadro pensando alla storia di Beatrice Cenci che, insieme alla matrigna e al fratello, uccisero il padre, dopo averlo addormentato con l'oppio[8]. Judith Beheading Holofernes is a painting of the biblical episode by Caravaggio, painted in c. 1598–1599 or 1602. Tuttavia non va ignorato, sempre in senso simbolico sia il fatto che il volto di Oloferne è un possibile ritratto del pittore, sia l'interpretazione in chiave simbolico-psicologica, in cui l'orrore e l'urlo di spavento e di dolore del generale, sono una rappresentazione, appunto simbolica, della paura e della castrazione, che la decapitazione (spesso presente nell'opera del Caravaggio) evoca in modo drammatico[6]. Anche per questa ragione la tela è stata ritenuta dipinta nel 1599 circa (anno in cui Beatrice fu giustiziata). Nel dipinto è come se al posto della bella Giuditta, paladina del popolo ebraico, ci fosse proprio lei, Artemisia, che conscia della violenza subita si stia vendicando su Oloferne-Tassi uccidendolo con l’inganno e … Secondo Eric Turquin, l'opera, in attesa di ulteriori esami, potrebbe esser stata realizzata tra il 1600 e il 1610. Giuditta e Oloferne Caravaggio (Michelangelo Merisi) (Milano 1571 – Porto Ercole 1610) La Fornarina Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520) Allegoria della Divina Sapienza Andrea Sacchi (Roma 1599 – Roma 1661) Il Trionfo della Divina Provvidenza e … L’episodio biblico inoltre diede ad Artemisia la possibilità di raccontare la sua drammatica vicenda personale. La donna giudea indossa un abito molto scollato e ha i capelli raccolti con una acconciatura a treccia. Artemisia Gentileschi, Giuditta e Oloferne, 1620 ca., olio su tela, 199 x 162,5 cm. Lezione di anatomia del dottor Tulp di Rembrandt van Rijn, I libri utili alla lettura dell’opera d’arte, La scheda per l’analisi dell’opera d’arte, La scheda per l’analisi dell’opera d’arte, El triunfo de Baco di Leonardo Alenza y Nieto. Sul volto della donna si coglie un’espressione di soddisfazione mista allo sforzo compiuto per tenere fermo il generale. Bullying di Matt Mahurin. Il dipinto di Caravaggio è citato da Giovanni Baglione, La storia della giovane, bella e eroica israelita che uccide il generale babilonese (non assiro, come comunemente si crede), Oloferne, che teneva sotto assedio la città di Betulia, al tempo del re Nabuconodosor, è narrata nella Bibbia, nel. Inoltre un elenco di opere realizzate all’interno dei ghetti e dei campi di concentramento permette di affrontare i temi principali della deportazione. In questo quadro Caravaggio rappresenta l'episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta… Anche la sua espressione è fredda e determinata priva di insicurezza o pietà. Le figure umane, poi, emergono dal buio grazie ad una luce calda e radente che mette in evidenza in modo drammatico e spettacolare la decapitazione. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto! Poi, i lembi del lenzuolo che sbordano dalla coperta rossa. The widow Judith first charms the Assyrian general Holofernes, then decapitates him in his … In Arte e olocausto trovi un percorso di approfondimento sui Memoriali dedicati all’olocausto ebraico. All'inizio del nuovo secolo realizza numerose opere di notevole importanza che sottolineano la sua fecondità e potenza creativa: tanto per fare un esempio, tra il 1600 e il 1601 dipinge la "Crocifissione di San Pietro" e … Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 17 dic 2020 alle 10:57. Il materasso che ospita il generale Oloferne crea una base compositiva sulla quale si articola una elaborata figura simmetrica. Anche Rembrandt dipinse la sua versione della vicenda. Sandro Botticelli (Firenze 1445 -1510)