Il Duomo di Modena Il Duomo di Modena è tra i maggiori monumenti della cultura romanica in Europa, riconosciuto nel 1997 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, assieme alla sua torre Ghirlandina e all’adiacente Piazza Grande.Il Duomo fu fondato il 9 giugno del 1099 per iniziativa delle varie classi sociali cittadine, come affermazione dei valori civici, culturali […] Il terribile terremoto del 1117,che sconvolse l'area padana, non lese il duomo di Modena, fatto che lo rese fonte di ispirazione per gli architetti che costruirono e riammodernarono importanti edifici come le cattedrali di Ferrara, Piacenza, Parma o l'abbazia di Nonantola. I MUSEI E LE METOPE Gli interventi successivi più importanti sono nel XV secolo, quando fra il 1437 e il 1455 si nascose con volte a crociera l'originaria copertura a capriate lignee, forse voluta dai committenti timorosi che succedesse quanto era avvenuto alle volte del duomo precedente, che avevano palesato presto vistose lesioni. Il suo stile viene accostato a quello dei contemporanei scultori provenzali, così come quello degli allievi di Wiligelmo è avvicinato agli scultori borgognoni. Benvenuti sul sito della Parrocchia dei Santi Nabore e Felice a Cognento, un paese di circa 3000 abitanti alle porte di Modena, in rapida e continua espansione. Si pensa che raffigurino gli abitanti delle regioni più remote della Terra, in attesa di ricevere il messaggio dell'evangelizzazione. Per sottrarle all'usura del tempo, furono trasportate nel Musei del Duomo di Modena e sostituite in loco da copie nel 1950. Dopo Lanfranco e Wiligelmo, tra il XII e il XIV secolo il Duomo fu abbellito dai ripetuti interventi architettonici e scultorei di Anselmo da Campione e dei suoi allievi, tra cui il suo abiatico Arrigo da Campione. Arcidiocesi di Modena–Nonantola Curia Arcivescovile Via S. Eufemia, 13 41121 Modena Tel centralino 059/2133811 fax 059/2133803 segreteria@modena.chiesacattolica.it Ma se il viaggio della vita è un difficile percorso, la meta èla Salvezza: scene liete di vendemmia evocano la “vigna del Signore”. Area giorno con open-space e terrazzo con vista sui tetti di Modena mentre le due camere affacciano sul Duomo di Modena e Piazza Grande. L'ultimo intervento della scuola di Wiligelmo nei lavori di decorazione del Duomo prima dell'avvento dei Campionesi è quello relativo alle otto metope poste al disopra dei contrafforti esterni, opera di un seguace di Wiligelmo chiamato Maestro delle metope (1130 circa). Modena, Italy See All Constructed in 1099 by little-known Italian architect Lanfranco, Duomo di Modena, also known as Modena Cathedral, is one of the more important Romanesque buildings in Europe. Il Duomo non è più parrocchia. Capolavoro dello stile romanico, la cattedrale è stata edificata dall'architetto Lanfranco nel sito del sepolcro di san Geminiano, patrono di Modena, dove in precedenza, a partire dal V secolo, erano state già erette due chiese. Risale infatti al 1184 la definitiva consacrazione da parte di papa Lucio III, ad attestare che il Duomo era ormai completato in tutte le sue parti. La figura di Aprile e il cavaliere di Maggio rimandano invece alla nobiltà, al mondo cortese, alla caccia, alla guerra. Le quattro scene, rappresentate sotto una galleria di archetti talvolta sorretti da colonnine nello sfondo, si leggono da sinistra a destra e sono: Sono attribuiti a Wiligelmo anche altri rilievi: Anche la decorazione del portale centrale è certamente di Wiligelmo. Nell'aprile del 1934 papa Pio XI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[1]. Subito dopo l'ingresso nella navata settentrionale si erge a grandezza naturale e con le vesti e le insegne vescovili la statua lignea di San Geminiano, forse del XIV secolo, opera di un ignoto scultore. Altrettanto si verifica sul fianco nord, dove però l'irregolarità è meno evidente perché mascherata da un successivo rimaneggiamento. Il pulpito centrale di Enrico da Campione (1322) è ornato di statuine in terracotta opera di plastici modenesi aggiunte nei secoli successivi. architettura sculture pitture sagrestia campanile campane vetrate altre strutture . Roberto Salvini, Il Duomo di Modena, editore Artioli per FIAT, ricavato dalla più ampia edizione realizzata dalla Cassa di Risparmio di Modena, Modena 1983 (senza ISBN). Arcidiocesi di Modena-Nonantola, nominati parroci di Camposanto, San Paolo e Levizzano. Nel progetto dell’ arcivescovo Erio Castellucci, che cambierà il volto di tutta la Diocesi modenese, la parrocchia della cattedrale è destinata a dissolversi in tre unità pastorali: la già esistente Sant’Agostino, la San Francesco-San Pietro e la San Biagio-Tempio. Vi si trova la Madonna col Bambino, una servetta e due santi, forse raffiguranti i coniugi Porrini committenti del gruppo di terracotta dipinta di Guido Mazzoni del 1480. Oggi i canali sono coperti da vie che ricordano nel nome le vie d'acqua sottostanti (Corso Canalgrande, corso Canalchiaro, via Canalino). All'interno degli stipiti sono le dodici figure di profeti che previdero la venuta di Cristo e sono simboli delle fondazioni della Chiesa; pregevoli i telamoni alla base degli stipiti, i capitelli delle semicolonne elicoidali e i profeti Enoc ed Elia che sostengono l'iscrizione dedicatoria della chiesa. Nella cripta del duomo si trovano le reliquie del santo, conservate in una semplice urna del IV secolo ricoperta da una lastra di pietra e sorretta da colonne di spoglio. L'organo maggiore del duomo di Modena, a trasmissione elettro-pneumatica, fu costruito nel 1934 dalla ditta Balbiani Vegezzi-Bossi. Questo motivo dà ritmo all'edificio scandendo l'articolazione dello spazio con un gioco di chiaroscuri. Sempre di questo scultore sono i due genietti alati appoggiati su fiaccole rovesciate, certamente ripresi da modelli dell'antichità che egli doveva aver visto sui sarcofagi riemersi dalla necropoli romana, simboli funerari della morte e del lutto; accanto a quello di sinistra un uccello, che viene identificato con l'ibis, simbolo del cattivo cristiano, o col pellicano, che si richiama alla resurrezione di Cristo. Per esempio nella scena del Funerale della volpe, al quale presero parte galline e polli che non si accorsero che la volpe era invece viva e che furono mangiati rappresenta un ammonimento contro l'Anticristo; in un'altra un'oca toglie un ossicino dalla bocca di un lupo per venire poi divorata, citazione dal Fisiologo. Solo a quel punto ci si potrà organizzare, come fa notare don Paolo Notari, parroco di Sant’Agostino e segretario del capitolo metropolitano del duomo di Modena. Poiché le cronache registrano nel 1319 il compimento a opera dello stesso Enrico da Campione della cuspide della Ghirlandina, si può datare intorno alla metà del XIV secolo la partenza dalla città dei Campionesi. I capitelli di tre delle 10 colonne a sostegno del pontile si rifanno ideologicamente all'aspettativa di salvezza con il sacrificio di Abramo, il martirio di San Lorenzo e Daniele nella fossa dei leoni. Desumibile stilisticamente da Piero della Francesca contiene una Madonna aureolata d'oro che spicca fra Santi; in alto è rappresentato il Giudizio universale. ARCHITETTURA SCULTURE PITTURE SAGRESTIA CAMPANILE CAMPANE VETRATE ALTRE STRUTTURE . Arcidiocesi di Modena–Nonantola Curia Arcivescovile Via S. Eufemia, 13 41121 Modena Tel centralino 059/2133811 fax 059/2133803 segreteria@modena.chiesacattolica.it Arcidiocesi di Modena–Nonantola Curia Arcivescovile Via S. Eufemia, 13 41121 Modena Tel centralino 059/2133811 fax 059/2133803 segreteria@modena.chiesacattolica.it Rivolta a tramontana, dove spirano i freddi venti e dove si estendono le oscurità del peccato, la porta settentrionale fa da specchio alle insidie e alle fatiche della vita terrena. Le sue condizioni di salute erano peggiorate nelle ultime settimane. MESSE VESPRO Devozione dei primi venerdì del mese CARNEVALE ATTIVITA' MESSE CATECHISMO ORATORIO PRINCIPI EDUCATIVI GRUPPO GIOVANI EVENTI CULTURALI LEGGIAMO LA BIBBIA LA PASTORALE LITURGIA … 059/21.60.78. Wiligelmo, Cacciata dal Paradiso Terrestre, Wiligelmo, Uccisione di Caino e l'Arca di Noè. La presenza del ciclo arturiano sull'archivolto è la prima nel continente europeo ed è anteriore alle redazione scritta in francese del ciclo bretone. La porta venne decorata da un allievo di Wiligelmo, detto Maestro di Artù. Proseguendo ancora nella navata verso il presbiterio si può notare il sepolcro monumentale dell'abile condottiero di famiglia nobile modenese Claudio Rangoni, che fu al servizio dei Veneziani e anche del re di Francia Francesco I e morì a soli 28 anni; risale a circa il 1542 e fu costruito su disegno di Giulio Romano. Questo motivo di derivazione classica si ripete poi tutt'intorno all'edificio. Demolita poi completamente la vecchia cattedrale, i lavori continuarono ed entro il terzo decennio del XII secolo il lavoro dei successori di Lanfranco e Wiligelmo si era concluso. Il lunedì dalle 7 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Sotto al polittico si trova una lastra marmorea con la croce e animali che si fronteggiano del IX secolo, che proviene dalla prima cattedrale poi andata distrutta. A ciascuna navata corrisponde un'abside. Nel 1936 si ricostruirono le guglie a loggetta che sovrastano i pilastri della facciata cadute per il terremoto del 1797 e mai ricollocate in loco. Più avanti si trova il presepe di Begarelli (1527), dalla notevole finezza nelle molte figure ispirate all'arte classica e dalla composizione scenografica; alle figure, già dipinte di bianco per simulare il marmo, in un recente restauro (che ha suscitato qualche critica dei modenesi, sempre attenti alle vicende del loro Duomo), è stato tolto il colore bianco, e ora appaiono del colore naturale della terracotta. Appuntamenti di preghiera e riflessione: MARTEDÌ 22 ore 21.00 “Guariti dalla misericordia” – … La polemica divampò e investì anche la critica d'arte nazionale, cosicché il Capitolo del Duomo tornò sulla sua decisione, facendo rimuovere le porte in bronzo e rimettendo le vecchie e anonime porte in legno. Tel. La dedicazione del Duomo di Modena è solenne: in città arriva papa Lucio III e, insieme a lui, dieci Cardinali e cinque Vescovi. [8] Winlogee è la donna tenuta prigioniera in un castello; una volta liberata si ricongiungerà con Artù. La Porta della Pescheria si apre a nord, lungo la via Emilia, e proprio a settentrione, secondo un'antica consuetudine, è ubicata la porta del pellegrino. 12 luglio, la Dedicazione della Cattedrale. Le pareti che separano le navate sono scandite da archi a tutto sesto, poggianti su pilastri compositi alternati a colonne, e articolate da triplici arcate nel triforio, dove si simula un matroneo inesistente ripreso da modelli carolingi e ottoniani, e strette finestre nel cleristorio, dalle quali filtra la luce. Questa cerimonia avvenne in forma solenne alla presenza del papa Pasquale II, di vescovi e abati, della contessa Matilde e del popolo, attento e vigile durante la ricognizione del sepolcro e la traslazione nel timore che vi potessero essere furti di reliquie, allora oggetto di fiorente commercio[5]. La porta fu gravemente danneggiata dal bombardamento della città del 1944 e ricostruita fedelmente ricomponendo i molti pezzi in cui era ridotta raccolti con cura da un giornalista locale e poi conservati in attesa del restauro. Nell'architrave si trova un bassorilievo raffigurante Episodi della vita di San Geminiano: Alcuni critici pensano di attribuire le storie di San Geminiano a Wiligelmo stesso in tarda età, almeno per alcune parti dei bassorilievi che rappresentano scena della vita di San Geminiano, ma tale attribuzione è da scartare per l'assenza della tensione e della forza plastica che anima la scultura di Wiligelmo sulla facciata. : Associazione S. Geminiano Modena - Stampa: Sogari Artigrafiche S.r.l. 10 Dicembre 2020 Servizio … Parrocchia Duomo, 6, Via S. Eufemia, Chiesa cattolica - servizi parrocchiali Modena Info e Contatti: Numero Telefono, Indirizzo e Mappa.