Read 85 reviews from the world's largest community for readers. «Voglio capire perché Dio dia agli assassini l, âLa sua genesi: nel regno della notte avevo assistito a un processo veramente strano. Il processo è un libro alla fine ti fa riflettere su varie cose, tipo contro quale istituzione ce l'aveva Kafka (la legge, lo stato) o contro cosa si è accanito l'autore per scrivere un libro così pieno di significati, senza marcarne uno più degli altri, ma coinvolgendo ogni possibile spiegazione sul testo, senza che magari ne abbia una. Con lui, anche Maria, la serva cristiana. âIn tutta la creazione, di regno in regno, di nazione in nazione, non câè nessuno per giustificare le vie di Dio?â si domanda un Mendel quasi rassegnato allâassenza, fino a che non appare lo straniero, Sam, che assumerà il compito di difendere Dio, in contumacia. Post n°118 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da lachouette . Ma chi è Sam? Un libro impegnativo, di grande fascino, magari da non leggere in una spiaggia agostanaâ¦. of which, dopo un pogrom un paese rimane privo della comunità ebraica, sono stati sterminati tutti. I.-...Il vostro Dio non vi ama più, ammettetelo. Mi ricordo: io ero lì e avevo voglia di piangere. Alloraâ¦â È forse il romanzo più surreale e angoscioso di Kafka. Ebbene...non sto a fare una pappardella noiosa sul tutto. Letto una prima volta nel 1986 (gli avrei dato 4 stelline, anche allora). Il Dio degli ebrei è la causa del bene e del male: gli uomini a lui assoggettati non hanno colpe in quanto privi di volontà propria. Gli occhi persi della figlia, il cinismo di Maria, la rabbia del taverniere non consentono di abbassare la guardia. A difendere Dio appare satana in persona... Shamgorod fu sconvolta da un pogrom terribile, uno dei tanti di cui furono oggetto le comunità ebraiche. Manca il difensore, âUno cattivo che è pagato per dire bene di uno ancora più cattivoâ e pare che nessuno voglia assumersi questo difficile incarico. Il processo di Shamgorod book. âO lui non ama il suo popolo eletto o se ne infischia. Ogni religione ha sviluppato la propria. Una delle sue migliori opere, esso racconta la storia di Joseph K., un uomo arrestato e perseguito da una remota, inaccessibile autorità, mentre la natura del suo crimine non viene rivelata né al protagonista né al lettore. Dopo aver letto il libro Il processo di Shamgorod di Elie Wiesel ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. à il giorno di Purim e tre attori girovaghi, Mendel, Yanken e Avremel, giungono nella locanda del taverniere Berish, sita in un piccolo villaggio dellâEuropa Orientale. Eppure Dio sarà ancora lì! Episodio 3 50min. Le dialettiche sul libero arbitrio, sulla difesa di Dio da ogni responsabilità sono molteplici. I caratteri umani sono sconvolgenti anche per un linguaggio appassionato e realista. dal mondo dei libri nella tua casella email! Sul greto del fiume viene ritrovato il corpo di una ragazza: Angelica Petroni. A Dio si addebita la sua osservazione senza intervento; è molto più facile che accusare gli uomini autori delle violenze: «Gli uomini rubano e uccidono, ed è Dio che ti fa paura?». Tre attori girovaghi giungono al villaggio di Shamgorod, nel cuore dello shtetl ebraico. Perché avremmo questo potere su di voi se non fosse a causa della nausea che avete suscitato nel Dio dei vostri padri? In entrambi i casi, ehm, in entrambi i casi è colpevoleâ. S.-Ascoltate. Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Perché continuate a illudervi? “ ” di Elie Wiesel, recensione libro Recensione del libro “ ” di Elie Wiesel trama e commenti. Gli attori rivestiranno il ruolo dei giudici, Berish sarà procuratore, âUno gentile che ha il diritto di essere cattivoâ e infine Maria rappresenterà il popolo. I tre non sanno che lâaccigliato Berish è lâunico ebreo sopravvissuto, con sua figlia Hannah, a un pogrom avvenuto recentemente. Metà del XVII secolo. Vi ha affidato a noi, i servitori del Cristo. Con tanto di procuratore, avvocato difensore e giudici. Dio vuole che il cristiano sia il vostro Dio. Loro, no. Vi ha dimenticato, rinnegato. Entrano a bere in una locanda, vogliono f, Metà del XVII secolo. Ma la rivelazione sull'identità misteriosa di Sam è procrastinata un po' artificiosamente e giunge all'ultimo istante: mi è sembrata dunque più che altro una semplificazione per spiegare il male commesso dagli uomini e soprattutto, come detto, un coupe de theatre. di Elie Wiesel Regia: Mario Palmieri. Oltre che rabbia, tanta rabbia come quella incorporata dal taverniere, Berish, uno dei pochissimi rimasti dopo il pogrom di Shamgorod, un sopravvissuto/testimone come, del resto, lo stesso Weisel. La domestica della famiglia Monaco e la ex di Claudio dipingono un'immagine negativa di Linda. Il diavolo è pratico di Dio, conosce la sua forza e anche il suo comportamento. [...] Delle due l'una: o sa ciò che ci accade o non lo sa. Io non contesto gli avvenimenti, e neanche il loro aspetto tragico; ma li considero non attinenti al processo in corso. La storia ruota attorno ad una serie di personaggi che hanno in comune un unico drammatico evento, il brutale omicidio di Angelica, una diciassettenne coinvolta in affari più grandi di lei. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Elie Wiesel è un deportato dei campi di concentramento nazisti, ha vissuto lâazzeramento celebrale di persone normali. Il dato Auditel di riferimento viene letto dai critici come un flop, col debutto della serie fermo a 2 milioni 138 mila telespettatori ed il 10,2% di share medi. L’indagine viene affidata a Elena Guerra intenzionata però a prendersi un anno sabbatico per salvare il matrimonio con Giovanni. Anche Ruggero continua le sue indagini e si rende conto che sotto la … Wiesel, che fu internato ragazzo ad Auschwitz e ha fatto di questa testimonianza sconvolgente lo scopo della sua vita, pone così, in questa piéce teatrale (e in molti altri suoi libri) il tema del silenzio di Dio nella Shoah. Nel gran finale, il confine già quasi impalpabile tra la vita privata di Elena e il processo, si farà sempre più sottile. Tre rabbini eruditi e pii avevano deciso una sera dâinverno di giudicare Dio del massacro dei suoi figli. Add this book to your shelves to add content, /books/Il_processo_di_Shamgorod/9788885943032/0134dd3f318ea1b74d/. P.-Facile Maria. Solo colui che lo conosce meglio può proporsi come suo difensore: satana! Con tanto di procuratore, avvocato difensore e giudici. Il processo di Shamgorod di Elie Wiesel Shamgorod fu sconvolta da un pogrom terribile, uno dei tanti di cui furono oggetto le comunità ebraiche. Tu non sei ebrea.Tu ti puoi fidare del Dio degli ebrei. Quello di Shamgorod è uno dei tanti pogrom che le comunità ebraiche subirono, in particolare nellâEuropa centrale. L’uomo e Dio vivono due dimensioni diverse e le differenze li rendono non confrontabili. Mi ricordo: io ero lì e avevo voglia di piangere. Come si potrà fare allora il processo? Un'ironia che vorrebbe probabilmente servire a stemperare la tensione, che però è proprio uno dei pregi del testo; unâironia che a me pare insistita, forzata e sostanzialmente una lungaggine. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur Suspendisse varius consequat feugiat. Tre attori girovaghi giungono al villaggio di Shamgorod, nel cuore dello shtetl ebraico. Dio si è astenuto e persone innocenti, come i bambini, sono state annientate. I tre non sanno che lâaccigliato Berish è lâunico ebreo sop, S.-Ascoltate. Ed è la conclusione, a quanto mi pare di capire da citazioni da Wiesel lette qua e là , a cui giunsero l'autore internato ad Auschwitz, Primo Levi ed altri ebrei, intellettuali e non. con Pier Francesco Ceccanei, Patrizio Cigliano, Simone Faucci,Mario Palmieri,Giorgia Palmucci,Rita Pasqualoni, Romano Talevi. «Voglio capire perché Dio dia agli assassini la forza e alle vittime le lacrime, lâimpotenza e la vergogna.». Qui inizia lo sconvolgente ed umano racconto di Elie Wiesel: “Il processo di Shamgorod” (Giuntina, 1988). Dramma teatrale in tre momenti: è il giorno di Purim, la festa giudaica dei pazzi e dei bambini, e in un ostello tre attori girovaghi, il locandiere e la sua domestica mettono in scena un processo a Dio, mentre all'esterno la minaccia di un pogrom si fa sempre più incombente. è lecito chiedere a Dio di giustificarsi? La massa di persone prevale; nel gruppo perversione e brutalità costringeranno alla resa la ragione e la pietà . Quella che doveva essere una manifestazione pacifica alla convention del partito democratico statunitense del 1968 si è trasformata in una serie di scontri violenti con la polizia e la Guardia nazionale. M.-...Anche gli ebrei hanno il loro Dio. Un uomo, Berish, che è anche il simbolo dellâeterna domanda âDovâera Dio?â. Ma nessuno piangeva. Traduzione di Daniel Vogelmann. Gli uomini sono stati creati da lui; lui è il responsabile? Oppure si è ritirato a causa degli uomini, è loro la responsabilità del male? Questa è la regione per cui non può intervenire e tace? Maiâ. He does not want you to follow him so you've been blocked. Gli ascolti troppo bassi mettono in dubbio la seconda stagione della fiction di Canale 5 con Vittoria Puccini. Ma il locandiere è disposto a fare un’unica rappresentazione: un processo a Dio! avrà bisogno di un avvocato difensore. Il locandiere sarà il procuratore dâaccusa, manca però lâavvocato difensore. Nella sua generosità il tribunale â popolare â gli concede la possibilità di difendersi. Elie Wiesel in questo pregevolissimo testo metateatrale affronta tematiche a lui ben note e care: la memoria, innanzitutto, ossia la necessità di non relegare nellâoblio frammenti di storia che hanno portato allâannientamento dellâessere umano, lâodio e la violenza dellâuomo sullâuomo, e â in particolare â il rapporto tra la sfera umana e quella divina dove un Dio, crudele e atroce, dispensa âagli assassini forzaâ per poi lasciare alle vittime un pesante fardello fatto di amara solitudine, dolore e lacrime. Il Processo, riassunto e analisi del romanzo di Kafka Il processo è un romanzo di Franz Kafka scritto dall’autore tra il 1914 e il 1917 e pubblicato postumo nel 1925. L'avete disgustato...[...]Non vuole più saperne di voi. Questa è lâaccusa a Dio: dovâera quando il popolo di Shamgorod è stato distrutto? Non so dire altroâ¦, Eâ la festa di Purim, il carnevale ebraico in cui il mondo si rovescia e tutti si divertono e tutto è messo sottosopra. Che fine avevo fatto??? Titolo originale “Le procès de Shamgorod tel qu’il se déroula le 25 février 1649”, Editions du Seuil, Paris, 1979. Da ora in poi siamo i vostri padroni, i vostri re; siamo il vostro Dio. La trama racconta le vicende surreali del processo più famoso della storia americana contro i “Chicago Seven”. Dio non può o non vuole scegliere? Tre attori girovaghi giungono al villaggio di Shamgorod, nel cuore dello shtetl ebraico. [â¦] Allora perché ci ha scelto? Vi ha dimenticato, rinnegato. Piuttosto sembra mancare l'altra conclusione logicamente possibile, più che del processo, del dilemma sul Dio buono e onnipotente che però permette i massacri dei suoi fedeli: âDio non esisteâ. Romanzo incompiuto, Il processo fu pubblicato da Max Brod, amico e biografo di Kafka, nel 1925, un anno dopo la morte dell’autore, contravvenendo alle sue indicazioni di consegnare l’opera alle fiamme. Il processo trama. A.-Uno gentile che ha il diritto di essere cattivo. Vi ha affidato a noi, i servitori del Cristo. Ho apprezzato meno un'eco, fra le tante, della tradizione teatrale: non quella shakespeariana e soprattutto pirandelliana del âteatro nel teatroâ, piuttosto la ricerca della battuta a tutti i costi dei due fools presenti, che, più che quelli del mostro sacro inglese, credo rimandino ai personaggi di âAspettando Godotâ, viste le affinità della trama, e in genere alla tradizionale ironia yiddish. [...] Delle due l'una: o sa ciò che ci accade o non lo sa. à il giorno di Purim e tre attori girovaghi, Mendel, Yanken e Avremel, giungono nella locanda del taverniere Berish, sita in un piccolo villaggio dellâEuropa Orientale. Insomma perché sceglie fino in fondo di essere una pièce teatrale, e non un romanzo né un saggio. Un gioiello sia per i temi profondi e dolorosi trattati, sia per la struttura del testo (teatro nel teatro), sia per lo stile sempre impeccabile dellâautore della celebre autobiografia La notte che riesce sempre a toccare corde sensibili e a far riflettere sullâinsensatezza e sulla ingiustificabilità di alcune azioni umane. Tre rabbini eruditi e pii avevano deciso una sera dâinverno di giudicare Dio del massacro dei suoi figli. Forse perché vuol essere sintetico, bruciante piuttosto che esauriente, vista l'enormità della questione centrale, il processo al Dio onnipotente e buono della tradizione giudaico-cristiana; forse perché, invece che sviluppare del tutto, accenna, allude, con linguaggio spesso lirico (e bello pure, che ti fa talvolta rileggere il passo), sempre denso; forse perché usa âcolpi di teatroâ, alla fine pesantemente. Il processo di Shamgorod, Addio a Elie Wiesel, sopravvissuto all’Olocausto, Premio Nobel per la Pace. Eccomi qui! Ma nessu, Eâ la festa di Purim, il carnevale ebraico in cui il mondo si rovescia e tutti si divertono e tutto è messo sottosopra. M.-...Chi è? «Voglio capire perché Dio dia agli assassini la forza e alle vittime le lacrime, lâimpotenza e la vergogna.» E direi che sono proprio fra i pregi del libro la riflessione sulla gratuità , la violenza, la pretestuosità dei pogrom, la riflessione sulla responsabilità o almeno la complicità della dottrina e dei chierici cattolici e ortodossi (interessante qui il ruolo del pope, dal fondamentale altruismo venato tuttavia di fatali pregiudizi e di aspirazione al proselitismo). Libro bello, appassionante, soprattutto suggestivo; ma che non mi ha convinto del tutto. Sempre presa da mille cose! Tra loro c’è la PM Elena Guerra, che scopre di essere indissolubilmente legata alla vittima; Ruggero Barone, avvocato rampante per cui il processo rappresenta l’occasione della vita; Linda Monaco, unica gelida imputata che si proclama innocente. dopo un pogrom un paese rimane privo della comunità ebraica, sono stati sterminati tutti. If there are more than one, separate with commas ",", Author: Ma ecco presentarsi alla locanda uno straniero, non a tutti sconosciuto⦠Sarà lui, il più scaltro e razionale degli esseri a difendere Dio. Elena Guerra attraverserà un periodo di forte crisi perché inizierà a nutrire il dubbio di aver fatto delle scelte azzardate. Satana non attacca Dio direttamente â sarebbe sconfitto â aggredisce la parte più debole del suo mondo: gli uomini. Tutti gli ebrei furono uccisi, si salvarono un taverniere e la sua giovane figlia. âLa sua genesi: nel regno della notte avevo assistito a un processo veramente strano. La trama del romanzo si può riassumere velocemente. in una locanda viene deciso di rappresentare una farsa davanti a una platea vuota (sono tutti morti) in c, âO lui non ama il suo popolo eletto o se ne infischia. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Shamgorod fu sconvolta da un pogrom terribile, uno dei tanti di cui furono oggetto le comunità ebraiche. 3. L'avete disgustato...[...]Non vuole più saperne di voi. Non siamo ancora alla fine, dobbiamo aspettare la notte e poi tutto sarà compiuto. Ma eccomi, ad aggiornarvi sullo spettacolo al quale ho collaborato. Elie Wiesel ambienta la sua tragedia (in tre atti) alla metà del XVII sec. Dio può difendersi, ma nessuno vuole essere il suo avvocato difensore: troppo debole la sua posizione, troppo impopolare in momenti di crisi e molto semplice e ipocrita accusarlo di tutto. Perché continuate a illudervi? Nel giorno di Purim, festa del travestimento e della gioia, la tragedia dei sopravvissuti continua nel ricordo della violenza patita. (Elie Wiesel, La Notte), Câè un bassorilievo alla fine del percorso dello Yad Vashem di Gerusalemme, che raffigura il medico e pedagogista polacco Januz Korczak, morto a Treblinka nel 1942. In seguito alla locanda arriveranno tre attori, anche loro in fuga, che avranno lâidea di inscenare un tribunale veramente particolare: un processo a Dio! Ma direi che nel dramma manca perché storicamente era una risposta impossibile (o quasi) nel XVII secolo in cui è ambientato il dramma, o perché è stata storicamente (e paradossalmente) una risposta minoritaria del popolo eletto e costantemente perseguitato. Certo, non mancano le motivazioni teologiche: nella tradizione cristiana Satana è parte del creato e viene lasciato operare da Dio; qui (e non solo qui) è pure un âgran loicoâ e devia sugli uomini le responsabilità del male commesso o si appella all'impossibilità per l'uomo di comprendere e quindi giudicare Dio, come in certa tradizione cristiana. Dio non è un arbitro, Dio è parte in causa, e come tale, secondo gli ebrei, ha il dovere di giocare e di schierarsi con il più debole. I.-...Il vostro Dio non vi ama più, ammettetelo. La natura umana è debole e la nostra mente può essere capace di violenze e stupri sanguinosi. Tag: 2015, Maschere, Scultura, Shamgorod, Teatro. La perplessità maggiore: il Sam-Samuele âangelo della morteâ-Satana del finale, che nel testo è anche lâunico difensore di Dio (!). L'alibi di Linda è messo in discussione. dov'era Dio? Io ho fiducia in lui. Vi ha lasciato, il vostro Dio. Comincia il processo: Elena presenta le foto di una festa, il frammento di un vestito e un testimone dall'udito sopraffino. Il Processo: trama La storia si apre col ritrovamento del cadavere della giovane Angelica, abbandonata sulle sponde di un fiume. In questo modo si realizza il suo disegno di giustizia? M.-Cos'è esattamente? Chi ascolta un superstite dell’Olocausto, diventa a sua volta un testimone. Elena Guerra vivrà un momento di profonda crisi. Da ora. Dopo il successo di Mentre ero via, fiction rivelazione della primavera 2019 su Raiuno, Vittoria Puccini è tornata sul set pronta per portare in tv una nuova fiction, questa volta sulle reti Mediaset. M.-Manca l'avvocato difensore. Io non contesto gli avvenimenti, e neanche il loro aspetto tragico; ma li considero non attinenti al processo in corso. Ma il locandiere è disposto a fare unâunica rappresentazione: un processo a Dio! Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere. chi potrà mai assumersi questo onere e onore? Come ha potuto accettare una simile sofferenza? La scelta del processo dà una piccola via di fuga. Perché Shamgorod non esiste più, tutti gli ebrei (tranne il locandiere e sua figlia) sono stati sterminati in un pogrom. In entrambi i casi, ehm, in entrambi i casi è colpevoleâ. Il processo di Shamgorod. Dio ama il Giusto pur castigandolo, ma disprezza la frusta di cui si è servito; la getta nella spazzatura e accoglie il Giusto nel suo santuario. NOTIZIA di MARICA LANCELLOTTI — 13/12/2019 Il processo ha inizio ma quando ormai sembra che la condanna sia sul punto di … La volontà è presa prigioniera di una costrizione. Scopri di Elie Wiesel, D. Vogelmann spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon. Il processo è una serie televisiva italiana creata da Alessandro Fabbri, con la collaborazione di Laura Colella e Enrico Audenino. Mantova. Non dico che il sangue non sia scorso, né che dei crimini non siano stati commessi, ma domando: perché far ricadere. Una pièce che si snoda lentamente per quel senso continuo e inquietante di attesa, quasi materiale, che terminerà col il colpo di grazia finale. Torna stasera su Canale 5, alle 21:20, Il Processo, la fiction Mediaset con Vittoria Puccini e Francesco Scianna: la trama dell'ultima puntata. Wiesel è morto nella sua casa di Manhattan, New York, il 2 luglio 2016. «O è responsabile o non lo è; se lo è, giudichiamolo, se non lo è, che smetta di giudicarci!». Un altro merito (anche questo, credo, programmaticamente veicolato dal più âpopolareâ medium teatrale) è schiudere la conoscenza sia pure solo su frammenti della cultura ebraica europea, su pagine bibliche poco note alla tradizione cristiana, su tradizioni popolari oggi forse vive solo in Israele, come la festa di Purim. Inizia ad accarezzare l'idea che Linda possa essere innocente, mentre indaga per scoprire chi telefonò a sua figlia la sera della sua morte. Nessun altro è rimasto. Entrano a bere in una locanda, vogliono fare il Purimspiel, mettere in scena una farsa per la festa. in una locanda viene deciso di rappresentare una farsa davanti a una platea vuota (sono tutti morti) in cui Dio verrà processato per la sua "assenza" durante i fatti. M.-Che siate la frusta di Dio è possibile. La narrazione è di profonda partecipazione, in realtà non è un atto di accusa, è un atteggiamento di riflessione. Tutte le Recensioni e le novità Sarà lo stesso Berish a proporre il tema dellâesibizione: un processo, ma un processo del tutto particolare visto che lâimputato sarà Dio. è lecito chiedere a Dio di giustificarsi? B.-Procuratore!Ecco, io farò il procuratore. Il processo - Franz Kafka Recensione del celebre romanzo Il processo scritto dall'autore Franz Kafka, con commento e trama dell'opera. Entrano a bere in una locanda, vogliono fare il Purimspiel, mettere in scena una farsa per la festa. Chiamare Dio alla sbarra per il male che accade è una tentazione di tutti (anche dei carnefici). Elie Wiesel, Giuntina (Collana «Schulim Vogelmann» 4), 18 total contributions Il vantaggio è quello della più ampia, più immediata fruibilità , cui probabilmente l'autore mirava programmaticamente per ricordare al grande pubblico la profondità storica del dramma ebraico: all'Olocausto la pièce non ha nemmeno bisogno di alludere, vista anche la notorietà della figura e delle opere dell'autore, un sopravvissuto allora non ancora insignito del Nobel ma da sempre impegnato sul tema; ma l'enormità della Shoah ha oscurato nella coscienza occidentale la gravità e i numeri dei pogrom subiti per secoli dagli ebrei non solo in Europa orientale (v. le âPasque di sangueâ anche italiane). E' questo il senso della messa in scena de Il processo di Shamgorod di Elie Wiesel, premio Nobel 1986, alla Casa dell culture di Roma fino al 1° marzo 2015. Elie Wiesel, “Il processo di Shamgorod“, La Giuntina, Firenze, 1988. Farsa e tragedia si mescolano vertiginosamente. Scene: Eugenio Piscopello Disegno luci: Mauro De Santis Il volto triste, tristissimo, di unâamarezza senza fine che abbraccia i suoi figli morti, i bambini dellâorfanatrofio ebraico del Ghetto di Varsavia. Silvia ammette un movente a Elena e dà un'informazione a Ruggero. Se è onnipotente perché non è intervenuto? In seguito alla locanda arriveranno tre attori, anche loro in fuga, che avranno lâidea di inscenare un tribunale veramente particolare: un processo a Dio! Un bambino, un ragazzo che ha vissuto lâorrore⦠e che ha avuto il suo Dio e la sua anima assassinati⦠Il suo dubbio è lecito. Ecco la motivazione della rabbia e del processo. IL PROCESSO DI SHAMGOROD le ragioni di una scelta. âMai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Venerdì 13 dicembre, Canale5 lascerà spazio alla terza e ultima puntata della serie televisiva con Vittoria Puccini ‘Il Processo’. E poi: Dio esiste? dov'era Dio? Il processo è un romanzo incompiuto di Franz Kafka scritto in tedesco fra il 1914 e il 1915, pubblicato postumo per la prima volta nel 1925.