Sono diverse le indagini dalle quali emerge come i rapporti tra alcuni imprenditori e il clan ZAGARIA siano improntati a una reciproca convenienza. Ho lavorato per "MediaNews24", "Blasting News". 41 bis O.P.741. 41 bis O.P. NON seguire questo link o sarai bannato dal sito. i. Un ruolo importante è riconosciuto a mogli e sorelle dei componenti di vertice della famiglia, alle quali è affidato il compito di gestire gli ingenti capitali illeciti del sodalizio. Nel caso specifico, la vittima, uscita dal carcere in quell’anno, aveva ripreso a gestire attività di trasporto su gomma, entrando in concorrenza con esponenti del clan PECORARO-RENNA che, sin dal 2010, avevano manifestato interessi economici nello specifico settore. Nell’area che comprende i comuni di Bellizzi, Pontecagnano Faiano, Montecorvino Rovella e Pugliano permane l’operatività del citato clan DE FEO che, come emerso nella citata indagine “Alleanza”, ha adottato nuove strategie d’azione, stringendo accordi con altri gruppi per ampliare le piazze di spaccio. Le bevande erano vendute a società di primaria importanza nel panorama commerciale italiano, come prodotto biologico proveniente dall’Unione Europea, mentre, viceversa, erano costituite o da una miscela di acqua e zucchero o da succo di provenienza da Paesi extra U.E. Altro episodio legato al fenomeno della corruzione, è quello interessato da un’altra indagine dei Carabinieri, coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania, che, il 14 maggio 2019, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 soggetti – un imprenditore e tre funzionari dei Comuni cilentani di Cannalonga, Castellabate e Torchiara – ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso, del reato di istigazione alla corruzione, finalizzata all’aggiudicazione di un appalto per il rifacimento della rete fognaria. I loro shinobi erano tra i ninja più potenti. L’indagine ha smantellato un’importante articolazione imprenditoriale, strutturalmente legata al gruppo RUSSO-SCHIAVONE e facente capo ad uno degli “operatori economici più attivi dei CASALESI”, con compiti esecutivi nelle attività di estorsione, di reimpiego di capitali illeciti e di raccordo con il mondo politico. E per tanti anni è stato un business di cui si sono occupati in esclusiva i clan camorristici dei Casalesi. Il provvedimento, che scaturisce da un’indagine, avviata nel luglio 2015, ha disarticolato un’organizzazione criminale dedita a traffici di cocaina, marijuana e hashish, con piazze di spaccio ubicate nei comuni di Casal di Principe, Capua, Vitulazio, Bellona, Pignataro Maggiore e Camigliano. Per questi fatti, il 10 ottobre 2019 è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli a 10 anni di reclusione. F1 2019, la classifica delle power unit più potenti secondo Renault Se Ferrari ha dominato in lungo e in largo le pagine online delle principali testate giornalistiche per vie delle infinite polemiche riguardo l’incredibile potenza(si vocifera ormai oltre i 1000 cv) della sua power unit, resta invece piuttosto difficile valutare con precisione i valori in campo alle sue spalle. La provincia di Salerno presenta una situazione generale riferita alla criminalità organizzata particolarmente disomogenea, con aspetti e peculiarità che variano in ragione della sensibile diversità geografica, storica, culturale, economica e sociale che connota le diverse zone della provincia (Agro Nocerino-Sarnese, Valle dell’Irno, Costiera Amalfitana, capoluogo, Piana del Sele, Cilento, Vallo di Diano). Un peso importante per il mantenimento di una posizione di potere nel territorio è dato anche dalle enormi ricchezze a disposizione dei clan, misurabili grazie ai consistenti e periodici sequestri patrimoniali, resi possibili anche grazie ai percorsi collaborativi intrapresi da esponenti di spicco dei clan. Al riguardo si cita l’esecuzione, il 15 aprile 2019, da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri, di un provvedimento cautelare emesso a conclusione dell’operazione “Alleanza”, a carico di un’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti operativa a Salerno e in diversi comuni della provincia dal giugno 2017. I due provvedimenti citati confermano il ruolo di rilievo acquisito dalla criminalità albanese nel panorama criminale casertano, soprattutto in ragione del fatto che l’Albania è diventata uno dei più importanti snodi nella rotta del traffico internazionale di stupefacenti. Controlla il traffico di armi e di droga nel Vesuviano ma anche all'estero. Nell’ambito di quest’ultimo sodalizio si è registrato un tentativo di riorganizzazione da parte delle nuove generazioni che, nonostante la detenzione dei capi storici, sono state in grado di ridare forza al clan, ripristinando una stabile struttura organizzativa, con suddivisione dei ruoli, allo scopo di monopolizzare il mercato delle sostanze stupefacenti. Nel comune di Mondragone e sul litorale domitio è presente il sodalizio GAGLIARDI-FRAGNOLI-PAGLIUCA, erede della famiglia LA TORRE, attivo prevalentemente nel traffico di stupefacenti e nelle estorsioni, indebolito da recenti operazioni di polizia, che hanno tra l’altro evidenziato gli stretti rapporti di collaborazione con il citato clan ESPOSITO di Sessa Aurunca, soprattutto nel settore delle estorsioni e del traffico di droga. Tra gli addebiti contestati figurano anche alcune condotte corruttive, poste in essere tra il 2008 e il 2012, in connessione con la realizzazione del parcheggio multipiano “San Carlo” a Caserta, condotte finalizzate a far ottenere la concessione edilizia a società del gruppo imprenditoriale indagato. Quello dei Vangone-Limelli è considerato uno dei clan camorristici più ricchi, potenti e feroci . Santamaria suspect ... See full summary ». Camorra a Benevento: ecco le famiglie più potenti della Provincia, la relazione della Dia gennaio-giugno 2019: le aree della provincia di Benevento maggiormente caratterizzate dall’operatività di associazioni camorristiche sono il Capoluogo, la Valle Caudina e la Valle Telesina 01/27/2021 / by / 0 / by / 0 Redattore per SalernitanaNews, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica. Di Antonio Mangione -21 Gennaio 2020. Gli indagati sono riusciti ad ottenere indebite erogazioni previdenziali e crediti di imposta per un ammontare di oltre 2 milioni di euro. Per quanto non siano emerse condotte criminali riconducibili ad organizzazioni locali, si evidenzia che al vertice dell’organizzazione figurava anche la sorella di un noto latitante napoletano, catturato in Brasile nel 2015, dopo decenni di latitanza, che dirigeva la citata struttura privata, con sede a Caivano. il clan più potente di napoli. La seconda operazione, conclusasi il 18 giugno 2019, con l’esecuzione da parte dei Carabinieri di un’ordinanza di custodia cautelare, ha riguardato un sodalizio dedito al traffico e allo spaccio di stupefacenti, con base operativa nel comune di Campagna, composto da soggetti inseriti nel gruppo DEL GIORNO, storicamente contiguo al clan MAIALE. Il meccanismo criminale ideato dai due fratelli, definiti anche “le spie del pizzo”, avveniva in due modi, o mediante sovrafatturazione degli importi dovuti (“gonfiando” i costi rispetto alle effettive forniture, per consentire la creazione di “fondi neri” destinati al pagamento delle estorsioni) o attraverso l’organizzazione di incontri tra gli estorti e gli appartenenti al clan. Seleziona una pagina. Clan Senju. Non è mancata, in tale contesto, l’azione di aggressione ai patrimoni illeciti messa in campo dalla DIA. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su una famiglia di imprenditori di Villa Literno, operante prevalentemente nel settore immobiliare e del commercio carburanti. La scelta non è stata condivisa dagli altri figli e il sodalizio continua a detenere la supremazia sui territori di competenza grazie alla gestione affidata, di volta in volta, al sodale libero più autorevole e alla incondizionata fedeltà di altri gruppi federati con gli SCHIAVONE. film camorristici 2019. I membri dell’organizzazione, infatti, provvedevano anche al sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie. Quali sono le famiglie camorristiche attive? In una di queste è stato coinvolto un politico di Villa Literno, indagato per corruzione, turbativa d’asta e truffa, un funzionario dell’ufficio tecnico di quel Comune e due imprenditori, per fatti risalenti al periodo pre e post elettorale per le consultazioni del 2016. Dall’estero gli acquirenti provvedevano a versare il corrispettivo al clan su carte prepagate intestate ad affiliati, ai quali era riservato il compito di consegnare l’equivalente in contanti al capo dell’organizzazione, in cambio della retribuzione di 800 euro mensili. Emblematico della capacità dei gruppi locali di rigenerarsi è il contenuto di un provvedimento cautelare del mese di dicembre 2019, eseguito dai Carabinieri di Aversa, che ha riguardato 8 soggetti, ritenuti affiliati al cartello dei CASALESI, responsabili, a vario titolo, di una serie di estorsioni consumate nel periodo antecedente alle festività natalizie del 2018, nei comuni di Parete, Aversa, Frignano, Lusciano e Teverola, territori soggetti all’influenza dei federati gruppi BIDOGNETTI e SCHIAVONE. Una delle zone maggiormente interessate da tale criticità è la cosiddetta Terra dei Fuochi, che comprende un vasto territorio che si snoda tra le province di Napoli e Caserta, nel quale sono situati 55 comuni del napoletano e 33 del casertano. L’ultimo ha riguardato il Consiglio comunale di Orta di Atella – dove opera il gruppo RUSSO, espressione del cartello dei CASALESI – rinnovato nelle consultazioni amministrative del giugno 2018, sciolto con decreto del Presidente della Repubblica dell’8 novembre 2019: si tratta del secondo scioglimento, il primo era 2008. – terza parte, La relazione semestrale della Dia sulla criminalità provincia di Avellino, Camorra a Benevento, la relazione della Dia gennaio-giugno 2019, Concorso Guardia di Finanza: 9 posti disponibili, Camorra: ecco le famiglie che dominano in Campania, Eboli, finanziere morto in un incidente. Il 4 dicembre 2019, i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare in carcere, che ha riguardato un’associazione criminale dedita all’acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) nel periodo compreso tra ottobre 2016 e luglio 2017. Ad Angri, la collaborazione con la giustizia dei vertici dello storico clan NOCERA, alias i Tempesta, ha determinato una rapida evoluzione in seno alla stessa criminalità organizzata locale, che ha visto, di conseguenza, il tentativo da parte di giovani pregiudicati di imporsi per il controllo delle attività illecite nell’intera area, anche con il sostegno delle consorterie camorriste operanti nei limitrofi comuni dell’entroterra vesuviano. Per quanto concerne il cartello dei CASALESI si evidenzia che il clan IOVINE, il cui capo è da tempo collaboratore di giustizia, è quasi completamente imploso. 2018, Film tratti da storie vere: 15 film basati su storie vere. Nella Relazione prefettizia viene evidenziata la continuità della presenza all’interno del Consiglio comunale, a partire dal 2006, degli stessi amministratori e l’influenza definita “fortemente negativa” di un amministratore locale – condannato, nel maggio 2019, dalla Corte d’appello di Napoli per associazione di tipo mafioso – che “per oltre un ventennio ha condizionato la gestione dell’Ente”, favorendo l’illegalità con gravi danni per il territorio e l’ambiente. Ho collaborato con i quotidiani "Le Cronache" e "La Città". 12673/15/21 RGNR del GIP del Tribunale di Salerno, per plurime e reiterate violazioni del regime degli arresti domiciliari. Come conseguenza di ciò, apparve la Shinobi della Guerra Mondiale. Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Le indagini alla base, oltre a tratteggiare la nuova morfologia del citato gruppo, hanno documentato una serie di estorsioni praticate nei comuni di Trentola Ducenta, Aversa, Lusciano740 e una fiorente attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana nell’agro aversano. Dalle recenti operazioni emerge un’inevitabile trasformazione della fisiologia criminale delle compagini del cartello casalese, dovuta all’iniezione di giovani leve, soprattutto nuove generazioni dell’asse familiare dei clan. Ne sono riprova non solo il perdurare delle attività estorsive ma soprattutto la capacità di influenzare ampi settori produttivi, tra cui quello degli appalti, grazie al ruolo di imprenditori-camorristi che costituiscono l’asse portante della strategia del cartello dei CASALESI. Apri il messaggio e fai click sul link per convalidare il tuo voto. Già il 17 luglio 2018, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno avevano denunciato il rappresentante legale del citato caseificio per aver installato e messo in funzione, in una struttura parzialmente abusiva, un impianto per la produzione e il commercio al dettaglio di latte e prodotti lattiero-caseari in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera. https://www.occhionotizie.it/relazione-dia-famiglie-camorra- Il secondo ha riguardato beni nella disponibilità di due fratelli contigui al clan BELFORTE. La camorra nell’area capuana : i clan più potenti. Queste nuove componenti si sono orientate verso diverse strategie criminali, talvolta creando sodalizi unitari, seppur occasionali, senza rinunciare al controllo del territorio sul quale esercitare pressioni per contenere scissioni interne e forze centrifughe di gruppi emergenti. La terza comprende la Costiera Amalfitana, il Cilento e il vallo di Diano, zone molto estese e contraddistinte da rinomate località turistiche marittime e montane, caratterizzate da una presenza di organizzazioni criminali attive, in modo particolare, nel settore delle costruzioni. Indice del forte dinamismo della camorra casertana è anche l’ingerenza tentacolare nella realtà economica e nel tessuto sociale. Tale sistema era così collaudato che, talvolta, gli imprenditori che avviavano nuove attività si rivolgevano spontaneamente ai due fratelli, affinché gli indicassero i referenti dell’organizzazione da contattare per “mettersi a posto”. Gli esiti dei processi hanno accertato che gli imprenditori impegnati nella realizzazione di opere pubbliche hanno trovato una diretta convenienza nell’operare sotto la “protezione” delle organizzazioni camorristiche, come attesta la costituzione di consorzi per la fornitura del calcestruzzo e degli inerti, controllati dalla camorra casalese e operanti in regime di assoluto monopolio. La droga, giunta in Italia, veniva lavorata e ceduta ad una fitta rete di spacciatori, prevalentemente nigeriani, presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Cagliari, Latina, Palermo e Firenze, che provvedevano alla vendita al dettaglio. (Serbia e Cina), contaminato da pesticidi e tossine, da destinare anche al “baby food”. Alcuni dei clan più forti sono Senju e Uchiha. In tale contesto, nel mese di novembre i Carabinieri hanno eseguito un provvedimento cautelare per traffico di stupefacenti a carico di un’organizzazione criminale, la cui operatività è stata accertata sin dai primi mesi del 2015, composta prevalentemente da cittadini extracomunitari, in particolare nigeriani, ai vertici del sodalizio, e ghanesi. Le grosse difficoltà economiche di molte aree della Campania hanno sempre rappresentato una leva fondamentale per la criminalità organizzata, che si è sostituita allo Stato attuando una sorta di welfare criminale che ha trovato consenso e accreditamento tra la popolazione. I was wondering what this and subsequent scenes had to do with the main story line. Nel 2016 era stato destinatario di un provvedimento cautelare emesso in conseguenza di irregolarità accertate nella gara d’appalto, bandita nel 2015, dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese per il conferimento delle frazioni recuperabili e non recuperabili di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata o al dicembre del 2019. Quali sono i clan attivi? Al riguardo, il 14 maggio 2019, militari dell’Arma dei carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Vallo della Lucania (SA), nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso, del reato di istigazione alla corruzione. Il clan Vangone-Limelli è un sodalizio criminale legato alla camorra; controlla la zona di Trecase, Boscoreale e Boscotrecase. Quali sono i clan dominanti? Quali sono i clan più potenti in Provincia? Quello dei Vangone-Limelli è considerato uno dei clan camorristici più ricchi, potenti e feroci .. Storia. Tra le condotte contestate figura l’esecuzione di analisi presso il laboratorio di un ospedale casertano – utilizzandone il personale, i macchinari e i beni strumentali – senza corresponsione di alcuna quota ticket, facendo invece figurare la prestazione come se fosse stata effettuata presso una struttura privata convenzionata con il SSN, che in tal modo percepiva rimborsi non dovuti. In alcuni casi i comportamenti sanzionati prescindono dalla relazione con gruppi criminali, ma sono dettati da un personale tornaconto economico. Il sodalizio è dedito in prevalenza al traffico di stupefacenti, all’usura, alle estorsioni, i cui proventi sono reinvestiti in attività economiche della zona. Il 14 novembre 2019, la DIA di Napoli ha eseguito due decreti di sequestro preventivo nei confronti di soggetti operanti nel territorio in esame. © Copyright 2021, All Rights Reserved  |  Powered by, Camorra, le famiglie più potenti a Caserta: la relazione Dia del semestre luglio-dicembre 2019, Lutto ad Aversa, la comunità piange il dottore Silvio Zapparrata, Ucciso perché contagiava con l’Aids le donne, presunto killer assolto in Appello, Caserta, abusò di due bambine: condannato a 12 anni un 66enne, Covid, 111 casi a Caserta e provincia: il bollettino di oggi, 9 febbraio, Covid: 97enne vaccinata ad Aversa, “Finalmente potrò riabbracciare i miei nipoti”, Paura a Maddaloni, litiga con la moglie e minaccia il suicidio, Crolli al cimitero di Maddaloni, ossa tra i calcinacci, Succivo, il sindaco Gianni Colella si dimette, Covid, 102 casi a Caserta e provincia: il bollettino di oggi, 8 febbraio, Focolaio Covid nel carcere di Carinola, morto agente di 52 anni, Dramma a Marcianise: donna trovata morta in casa, stroncata da un malore improvviso, Santa Maria Capua Vetere, malore ai giardinetti: salvato 60enne dalla polizia municipale, Discariche abusive nella Terra dei Fuochi, due sequestri nel Casertano, Shock a Macerata Campania, carabiniere muore a 39 anni per un malore, Emergenza covid, altri 5 Comuni della Campania potrebbero diventare zona rossa, Coronavirus, zona rossa a Marcianise e Orta di Atella. Lo stesso è accaduto per il comune di Frignano, storicamente sottoposto alle famiglie SCHIAVONE e IOVINE. Ecco la relazione del primo semestre (gennaio-giugno 2019) da parte della Dia: si tratta di una mappa completa della camorra in provincia di Salerno. Sono emerse cointeressenze criminali con cittadini albanesi, attivi nel casertano, per la fornitura di armi, marijuana e hashish importate dall’Albania, differentemente dalla cocaina che veniva acquistata nel quartiere napoletano di Secondigliano. La necessità di continuare ad agire sottotraccia si è tradotta, nel corso di questi ultimi anni, nella quasi totale assenza di conflitti. Un riscontro è dato dall’operazione, conclusa il 27 aprile 2019, con l’esecuzione, da parte di militari dell’Arma dei carabinieri di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 affiliati al clan PECORARO-RENNA di Battipaglia, un affiliato al gruppo CESARANO di Castellammare di Stabia e un affiliato alla famiglia MALLARDO di Giugliano in Campania, responsabili, con ruoli diversi, dell’omicidio di un pregiudicato, avvenuto nell’agosto 2015, a Pontecagnano (SA): tali accordi, non infrequenti, sono finalizzati a rendere più complesse le indagini finalizzate a individuare autori e movente del delitto. Si conferma l’operatività dello storico clan MARINIELLO, colpito da misure cautelari e provvedimenti di sequestro e confisca, e di nuovi gruppi criminali, sorretti da equilibri interni molto diversi dal passato, con capi e promotori, tra i quali anche alcuni cutoliani, che sembrano preferire la gestione di attività commerciali in cui reinvestono i profitti delle attività delittuose, lasciando la gestione di altri reati – dallo spaccio di stupefacenti e ai reati predatori, realizzati anche con azioni intimidatorie eclatanti – a soggetti emergenti. Altrettanto rilevante è l’arresto, ad opera della DIA di Napoli, di un altro elemento di spicco del clan, avvenuto il 19 ottobre 2019 presso l’aeroporto internazionale di Capodichino, mentre rientrava dalla Romania. Nello stesso contesto investigativo, il 17 dicembre 2019, sempre i Carabinieri hanno eseguito un altro provvedimento cautelare nei confronti di alcuni pregiudicati, italiani e albanesi, operanti nella zona di Mondragone, ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, uno dei quali già oggetto della precedente ordinanza. Al vertice due membri della famiglia DEL GAUDIO che, pur condividendo gli stessi canali per il reperimento della droga, provvedevano autonomamente a collocare lo stupefacente presso i diversi spacciatori. Non mancano episodi violenti, in cui sono coinvolti giovani pregiudicati che gestiscono lo spaccio di stupefacenti, intenzionati ad affermare la loro leadership sul territorio di alcune zone cittadine, alcuni dei quali sono legati da rapporti di parentela con soggetti in passato ai vertici di organizzazioni camorristiche. Numerose sono le indagini che, negli anni, hanno riguardato condotte illecite nello specifico settore, poste in essere da parte di tutti i soggetti che intervengono nel ciclo di smaltimento: non solo, pertanto, gruppi criminali, ma anche imprenditori e amministratori senza scrupoli, autotrasportatori e consulenti chimici. A monte della vendita, resta ovviamente invariato l’interesse per i traffici di stupefacenti, che si affiancano all’attività estorsiva, entrambi in grado di garantire una forte liquidità di denaro, impiegato anche per il mantenimento degli affiliati e delle loro famiglie. Il 20 febbraio 2019, a Fisciano, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un affiliato al clan D’AGOSTINO di Salerno, trovato in possesso di oltre 10 chili di marijuana. L’ordinanza segue un provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Napoli, eseguito il 2 ottobre 2019, nei confronti del suo complice. A Santa Maria Capua Vetere sono presenti il gruppo DEL GAUDIO, alias “Bellagiò”, per lo più dedito alla vendita di stupefacenti, e l’antagonista FAVA, significativamente indebolito da scelte collaborative di affiliati di spicco. Quali sono i clan più potenti a Salerno? Per la sua posizione geografica, il Vallo di Diano è direttamente collegato verso il potentino con la Val d’Agri ed, in generale, con l’entroterra lucano, influenzato da pericolose ‘ndrine, il cui potere criminale incide fortemente anche nel comprensorio in disamina. Nei confronti dei ZULLO, il 5 marzo 2019, il personale della DIA di Salerno ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti per il reato di associazione di tipo mafioso. Al pari del primo provvedimento, anche quest’ultimo ha preso avvio dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, già capo zona ad Aversa per conto del clan SCHIAVONE. L’altra componente del cartello, rappresentata dagli ZAGARIA, si è raccolta intorno al nucleo familiare, con poche figure di soggetti fiduciar. Al riguardo, sono significative due operazioni. Entrambi i gruppi rappresentano due realtà criminali saldamente radicate nel territorio, significativamente aggredite da provvedimenti giudizia. Al vertice dell’organizzazione figurava un pregiudicato, inserito nel clan RUSSO, diventato, nel tempo, riferimento e gestore dei proventi illeciti anche per la famiglia SCHIAVONE che, all’indomani della sua scarcerazione, avvenuta nel maggio 2015, aveva ripreso a gestire gli affari nel lucroso settore della pubblicità, risultato sotto il controllo del clan dei CASALESI sin dagli anni 2006/2007. Al pari di quanto rilevato per le altre componenti del cartello dei CASALESI, anche per il gruppo ZAGARIA le estorsioni continuano a rappresentare una rilevante fonte di profitti, come attestato da un’indagine condotta dai Carabinieri che, a ottobre 2019, hanno arrestato tre pregiudicati imputati di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, avvenuta nel periodo compreso tra aprile a ottobre 2019, ai danni di un imprenditore proprietario di un’azienda bufalina di Cancello ed Arnone. Un ambito, come dichiarato dai collaboratori di giustizia, di particolare rilevanza nell’economia del sodalizio, sia quale forma di investimento sia quale settore da sottoporre ad imposizione estorsiva. Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Il territorio continua ad essere fortemente segnato dal predominio dei CASALESI, che può contare su un radicato sistema di relazioni intessuto con politici locali su consolidate alleanze tra i gruppi aggregati al citato cartello: i clan SCHIAVONE, ZAGARIA e BIDOGNETTI. In particolare, un ruolo cardine è stato assunto dal figlio del capo clan, quest’ultimo detenuto in regime ex art. Continuano a essere largamente praticate anche l’usura e l’esercizio abusivo del credito, che costituiscono un vero e proprio mercato finanziario parallelo. Nell’area operano anche nuove leve emergenti, dedite prevalentemente a traffici di stupefacenti, come confermato da un’indagine dei Carabinieri conclusasi con l’esecuzione, il 6 febbraio, di un provvedimento cautelare che ha riguardato un’organizzazione dedita all’acquisto e al successivo spaccio di stupefacenti a Sarno.