la cintura adriatica dalle Marche al Molise Edificio paleocristiano? Si tratta di una mappa mentale in linea gigante che serve come base per gli schemi concettuali, immagini o sintesi sinaptica. San Marco a Venezia - XI/XV sec. Il piccolo San Salvatore al Vescovo, la collegiata di Sant’Andrea a Empoli e il volto incompleto della facciata della Badia Fiesolana, insieme a un modesto numero di parrocchie e chiese minori, completano il quadro. Venezia, con caratteristiche peculiari influenzate dall’architettura bizantina; L’interno è coperto da preziosi mosaici realizzati in un arco di tempo che va dall’inizio del secolo XI al XIII secolo (per non parlare dei rifacimenti rinascimentali e delle aggiunte nella facciata dei secoli XVIII e XIX). Il panorama artistico è molto vario, con “romanico” regionale con le sue caratteristiche, sia per quanto riguarda le tipologie costruttive che i materiali utilizzati. La cattedrale di Bitonto fu costruita tra l’XI e il XII secolo secondo il modello della basilica nicola e ha la facciata divisa in tre parti da pilastri e decorata con archi pensili. Le continue serie di logge all’altezza del “matroneo”, racchiuse da archi ciechi, che circondano la cattedrale tutt’intorno, creano un effetto ritmico di chiaroscuro, molto copiato in costruzioni successive. Elementi di origine occidentale sono invece la cripta, che interrompe la ripetitività di una delle cinque unità spaziali, e la collocazione dell’altare non al centro della struttura (come nel martirio bizantino), ma nella zona absidale ad est. C. Ricco, L'architettura romanica in Italia, Stuttgart 1925. La sua principale caratteristica è il vasto quadriportico di origine paleocristiana (36). Arte romanica in Italia: riassunto. I mosaici presentano uno schema più originale rispetto alla “osservanza” della Martorana. Gli archi trasversi dei matronei scaricano la spinta sui muti perimetrali, dotati di contrafforti esterni. Sebbene sia stato rifatto in più di un’epoca, il mastio eretto a Paternò costituisce la tesi del sistema di controllo e difesa dei territori di recente conquista. Ecco la definizione, spiegazione, descrizione, o il significato di ogni significativo su cui avete bisogno di informazioni, e una lista o un elenco di concetti correlati come appare un glossario. Importante è il primo esempio della Basilica di Sant’Abbondio a Como, con cinque navate coperte da travi in ​​legno, dove c’è un doppio campanile nello stile del Westwerk tedesco e una decorazione della facciata esterna con archi ciechi e pilastri, così come una notevole collezione scultorea dei Maestri Comacine. Marche Uno dei cantieri più importanti della Campania in epoca romana fu la ricostruzione, commissionata dall’Abate Desiderio (in seguito Papa Vittore III) dell’Abbazia di Montecassino, di cui oggi non rimane nulla. Umbria e Alto Lazio, crocevia di più influenze; Al Sud Italia l’arte romanica si sviluppa ad esempio in un edifico come San Nicola di Bari, che è importantissimo. o la scuola per il mondo accademico, a scuola, primaria, secondaria, di mezzo, università, laurea tecnica, college, università, laurea, master o dottorati; Altri capolavori a Pisa sono la famosa Torre pendente (iniziata nel 1173), il primo anello del Battistero (iniziato nel 1153), la chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno (fine XII-inizio XIII secolo), la chiesa di San Michele in Borgo. Come a Venezia, l’architettura pisana fu influenzata da quella Costantinopoli e dall’architettura bizantina in generale, con la quale la Repubblica aveva forti contatti commerciali. Disponibile in italiano, inglese, spagnolo, portoghese, giapponese, cinese, francese, tedesco, polacco, olandese, russo, arabo, hindi, svedese, ucraino, ungherese, catalano, ceco, ebraico, danese, finlandese, indonesiano, norvegese, rumeno, turco, vietnamita, coreano, tailandese, greco, bulgaro, croato, slovacca, lituano, filippina, lettone, estone e sloveno. A Napoli, tuttavia, il romanico è quasi completamente scomparso, a causa delle successive superfolazioni. Un elemento comune alle chiese romaniche è il campanile situato vicino alla facciata o nella zona dell’abside. Tutte le informazioni è stato estratto da Wikipedia, ed è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Roma; L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi intorno alla metà dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo. C’è un originale due- decorazione a colori, attraverso l’uso di mattoni rossi e bianchi, e per la prima volta in Italia la facciata è decorata con sculture, in questo caso da bassorilievi finemente scolpiti e forati con rami e animali ispirati forse ai tessuti sasanidi della Persia. M. Salmi, L'architettura in Itàlia durant il període carolingi , in Problemi della Civiltà Carolíngia , Spoleto 1954. Files are available under licenses specified on their description page. Per questo motivo le braccia non sono identiche, ma sull’asse est-ovest hanno una navata centrale più ampia, creando così un asse longitudinale principale che trasmette lo sguardo verso l’altare. Esternamente ha un aspetto massiccio, come una fortezza, con una facciata saliente chiusa ai lati da due torri non finite. Si usciva da un periodo difficile per la popolazione europea, fatto di continui attacchi e scorribande dei popoli barbari ai quali aveva fatto … A questo proposito è molto interessante confrontare la struttura absidale di Gerace, tagliata da una cornice orizzontale che segue il corso curvilineo delle due absidi e dominata da finestre strombate circolari, e l’analogo catanese dove per la prima volta su Isola si sperimenta la processione di archi a sesto acuto. Fondato nel 1099 dal Lanfranco lombardo (forse Como), fu costruito in poche decine di anni, quindi non presenta significativi inserimenti gotici. Il romanico fu un fenomeno che interessò ampie regioni europee ed ogni zona si distingue dalle altre per alcune varianti. Le influenze siciliane sono evidenti soprattutto nella resa dei dettagli negli esterni, ma soprattutto nella distribuzione spaziale degli interni. Altre influenze si possono trovare nella chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo a Lecce (con gli echi di Borgognoni, 1180) o nella cattedrale di Troia (con influenze pisane nel registro inferiore, gli armeni nei rilievi appiattiti sull’architrave, i musulmani nel capitelli, bizantini nelle porte di bronzo, completati nel 1119). UMBRIA . L’interno in marmo policromo, fortemente ispirato al Pantheon di Roma, fu tuttavia completato all’inizio del XII secolo (i mosaici pavimentali sono datati 1209 e quelli della scarsella 1218), mentre la prima fase del rivestimento esterno deve risalire a circa nello stesso periodo. L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi intorno alla metà dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo. L’arte romanica è essenzialmente un’arte cristiana in quanto si sviluppò lungo le vie di pellegrinaggio che conducevano a Roma e alle città di imbarco per la Terra Santa, oppure ai grandi santuari di Francia e S… Edificio romanico? Importante anche la cattedrale di Trani: fu costruita a metà del XIII secolo, fu costruita secondo il modello della Basilica di San Nicola a Bari, vicino al mare, come punto di riferimento luminoso grazie alla chiarezza del tufo calcareo usato. Il fiorire dello stile, tuttavia, deve muoversi di circa cento anni, a metà del XII secolo. Architettura romanica a Roma L’architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampia di altri paesi europei, dai primi esempi intorno alla metà del secolo XI in su, in alcune regioni, per tutto il XIII secolo. Architettura Romanica Italia Settentrionale – Temi-Le chiese romaniche del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, dell’Emilia e del Veneto, formano un gruppo omogeneo e si può dare il nome di “lombardo”. Elementi di possibile influenza bizantina sono il matronei e la cupola ellittica con corona a bulbo, posta in modo “lombardo” all’intersezione delle braccia, ma elementi orientali sono stati reinterpretati secondo uno specifico gusto locale, arrivando a forme artistiche di notevole l’originalità, ad esempio l’interno a cinque navate con colonnati (ex croce greca, ampliata a pianta latina da Rainaldo), ispirato alla scomparsa della cattedrale romanica di San Martino in Lucca, ha una spazialità tipicamente paleocristiana. Nel campanile della cattedrale di Gaeta, le esperienze spaziali romane e bizantine si fondono a fianco di temi islamici, risalenti alla seconda metà del XII secolo; seguendo la ricostruzione della vecchia cattedrale, appare oggi completamente isolata dal suo contesto originale. Il romanico a Firenze L’espressione arte romanica fu usata per la prima volta da due medievalisti del XIX secolo, De Gerville e De Caumont, per definire l’arte dei secoli XI e XII in Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna settentrionale e Italia. Più interessante del panorama architettonico era il pittorico e il mosaico, con grandi cantieri per la decorazione interna della Basilica di San Clemente, Santa Maria in Trastevere e Santa Maria Nuova, dove ancora prevalevano motivi costantinopoli. L'architettura romanica segna una rinascita, una esplosione di creatività dopo la grande, collettiva paura dell'anno mille e si manifesta, con una volontà di ripresa di identità espressa da parte di tutti i paesi che vi partecipano -seppure con articolazioni diverse-, ripartendo dalle peculiarità condivisibili, lasciate in eredità dall'impero romano. La rinascita di motivi paleocristiani (navate divise da colonnati, presenza di transetto) fu ritrovata anche nella cattedrale di Sessa Aurunca (1103), nella chiesa del Crocifisso di Salerno (X-XI secolo), nella cattedrale di Benevento e nella chiesa di San Rufo a Capua. Il modello di questa chiesa fu ritrovato anche nelle chiese di Pavia, San Teodoro e San Pietro in Ciel d’Oro (consacrate nel 1132), ed è stato sviluppato nella cattedrale di Parma (fine XII-inizio XIII secolo) e nella città di Piacenza (iniziato nel 1206). detrimento di originalità architettonica. A Firenze tra l’XI e il XII secolo vennero utilizzati alcuni elementi comuni al romanico pisano, ma con un’impronta molto diversa, caratterizzata da una serena armonia geometrica che richiama le opere antiche. La Sicilia e i territori fusi nel Regno di Sicilia generalmente risentivano in questo momento di molte influenze diverse, dovute a vicende storiche, politiche e religiose avvenute in quei secoli: due secoli di Emirato (IX-X secolo), la conquista normanna (1016 – 1091) e la nascita del Regno di Sicilia furono eventi che innescarono un processo di complessa stratificazione culturale. In alcune chiese, come nella cattedrale di Spoleto, troviamo mosaici di influenza romana. Fuori dall’influenza culturale delle principali città, la Toscana è straordinariamente ricca di numerose chiese romaniche poste soprattutto nella zona rurale. In ogni campata quadrata della navata maggiore affacciano due matronei su altrettante arcate sottostanti. La più importante scuola romanica di architettura fu quella lombarda: oltre al prototipo milanese di S. Ambrogio, si ricordano le chiese pavesi di S. Michele e S. Pietro in Ciel d'Oro, quelle comasche di S. Abbondio e S. Fedele. Dopotutto riflessi regionali erano inevitabili in un territorio così ampio e con forme di governo così diverse: in area germanica era ancora forte l'autorità degli Imperatori, quindi è naturale la continuità artistica col mondo carolingio e ottoniano, mentre in Italia il precoce sviluppo dei Comuni portò a un panorama più dinamico e differenziato. Corridoi sotterranei con nicchie furono costruiti per posizionare le candele. L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi negli ultimi decenni dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo. Altri esempi del rinnovato stile fiorentino sono la Basilica di San Miniato al Monte (iniziata nel 1013 e progressivamente completata fino al 13 ° secolo), che presenta una scansione razionalmente ordinata della facciata bicolore, e una rigorosa struttura ispirata al romanico lombardo (tribuna). Il romanico sardo è lo stile architettonico romanico che si sviluppò in Sardegna. Notevoli sono anche la chiesa del Santo Sepolcro (di origine borgognona) e la cattedrale (iniziata nel 1126) a Barletta. Tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, in uno stile romanico già maturo, la basilica di Sant’Ambrogio fu ricostruita a Milano, dotata di volte a crociera a costoloni e di un disegno molto razionale, con una perfetta corrispondenza tra il disegno nel piano e gli elementi in elevazione. Simili tra loro sono le soluzioni più originali della cattedrale di Assisi (San Rufino, dalla metà del XII secolo) o la cattedrale di Spoleto (iniziata nel 1175) o la chiesa di San Pietro extra moenia sempre a Spoleto, caratterizzata da una rottura della facciata, in un chiaro schema geometrico. Il Romanico lombardo Le caratteristiche architettoniche più evidenti sono la facciata a salienti, le arcatelle e le loggette esterne, che dalla Lombardia si diffonderanno prima in Emilia e poi anche in altre regioni italiane. Su esempio di questo edificio sono stati poi creati la cattedrale di Bari e il Duomo di Bitonto. Nell’architettura isolana, quindi, si possono trovare influenze toscane, lombarde e transalpine. Varianti regionali. La prima realizzazione fu la cattedrale di Pisa, iniziata nel 1063 – 1064 da Buscheto e proseguita da Rainaldo, che fu consacrata nel 1118. Seguendo un preciso schema modulare che si ripete su otto lati. la zona di influenza pisana: la Toscana settentrionale fino a Pistoia, la Sardegna e la Corsica, così come altre zone costiere isolate; Mostra di più ». La sua grande diffusione avviene grazie ai pellegrinaggi verso luoghi che … Ad esempio, la chiesa di Santa Maria di Portonovo nei pressi di Ancona (metà del XI secolo) o la cattedrale di San Ciriaco (tardo XI secolo – 1189), hanno una pianta a croce greca con una cupola all’incrocio delle braccia e un protiro in facciata che incornicia un portale fortemente allargato. Durante questo periodo, lasciarono i maestri di marmo romani (le famose famiglie dei Cosmati e dei Vassalletto), la cui attività superò anche i confini del Lazio. per documenti, relazioni, documenti, progetti, idee, documentazione, riassunti, sondaggi o tesi. L’architettura romanica in Sardegna ha avuto uno sviluppo notevole e per un lungo periodo. Il romanico pisano fu sviluppato a Pisa quando era una potente Repubblica Marinara, dalla seconda metà dell’XI al primo del XIII secolo, e irradiato ai territori controllati dalla Repubblica di Pisa (Corsica e parte della Sardegna incluso) e una cintura della Toscana settentrionale da Lucca a Pistoia. ... Toscana: riassunto. La costruzione dell'edificio inizia nel 1063, anno della consacrazione. Le audaci soluzioni architettoniche e le innovazioni tecniche delle cattedrali gotiche francesi non sono mai arrivate veramente in Italia: gli architetti italiani preferivano mantenere la tradizione costruttiva stabilita nei secoli precedenti. A Pistoia l’uso del verde pratese marblecombinato in fasce alternate a marmi bianchi, creò effetti di vibrante bicolore (la chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, XII secolo) nonché nella cattedrale di Prato. Tuttavia, le influenze longobarde filtrate dall’Umbria furono concimate con la tradizione classica ininterrotta: a Montefiascone con la chiesa di San Flaviano ( inizio XII secolo), a Tarquinia con la chiesa di Santa Maria a Castello (iniziata nel 1121), a Viterbo con altre basiliche (Santa Maria Nuova, San Francesco a Vetralla, la cattedrale, San Sisto, San Giovanni in Zoccoli), tutte probabilmente decorate da artigiani lombardi che in alcuni casi hanno anche partecipato alla definizione di architettura. N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Turín 1981. Da qui la maggior parte delle chiese di una sola navata con il profilo di base dei monumenti funerari utilizzati dai primi cristiani. Più vicini ai modelli germanici sono le chiese di Santa Maria Maggiore a Lomello (1025 – 1050) e San Pietro al Monte a Civate (con una doppia abside opposta). Da Pisa il nuovo stile arrivò a Lucca, sovrapponendosi al primitivo romanico lucchese conservato nella basilica di San Frediano e Sant’Alessandro Maggiore. Molte sono di origine monastica e sono dovute alla presenza di vari ordini, antichi come i benedettini o di nuova origine (riformati) come i cluniacensi o quelli dei camaldolesi e dei vallombrosani. Il resto della Toscana A Venezia il capolavoro architettonico di questo periodo fu la costruzione della Basilica di San Marco. Esso fornisce una breve definizione di ogni concetto e le sue relazioni. Lazio 339 relazioni. La chiesa di San Michele in Foro, Santa Maria Forisportam, la facciata della Cattedrale di San Martino (completata nel 1205), opera degli operai di Guidetto da Como, rappresentano un’evoluzione dello stile pisano in forme ancora più ricche sul piano decorativo. Elementi tipici del romanico pisano sono l’uso della loggia sospesa, ispirata all’architettura lombarda, ma moltiplicata per coprire diverse facciate e archi ciechi, il motivo della losanga, uno dei tratti più riconoscibili, derivato da modelli islamici nord-africani, e le bande alternate a due colori, derivate da modelli della Spagna musulmana. Si pensa che queste caratteristiche siano state importate dal mondo bizantino e armeno. Nell’Italia meridionale primeggiano l’architettura della Campania (Sant’Angelo in Formis e duomo di Salerno; in una fase ulteriore, duomo di Sessa Aurunca) e quella delle Puglie, che elaborò elementi dell’architettura pisana, della bizantina e soprattutto della lombarda (S. Nicola di Bari, cattedrali di Troia, di Trani, duomo di Bitonto). La datazione del battistero è stata a lungo discussa (edificio romano trasformato in una basilica? Il senso del ritmo nei volumi esterni è evidente nel Battistero di San Giovanni, attraverso l’uso di quadrati, pilastri classici, archi ciechi, ecc. La cupola ottagona fu rifatta dopo il crollo della terza campata. all’architettura romanica lombarda (partiti decorativi parietali, articolazione delle masse). a sue spese (è probabile che la ricostruzione, data la vicinanza delle date, sia dovuta a un crollo avvenuto durante il terremoto del 1169). Architettura Romanica: la cattedrale Quando? Il ruolo dell’architettura campana, dove la lingua islamica è già inclusa nel tessuto architettonico di città come Salerno o Amalfi, non sembra essere secondaria allo sviluppo del gusto in Sicilia. L’isolamento stilistico di Sant’Ambrogio non doveva essere così pronunciato come oggi, rispetto all’epoca della ricostruzione, quando c’erano altri monumenti che erano stati perduti o pesantemente manomessi nel corso dei secoli (come la cattedrale di Pavia, Novara, Vercelli , eccetera.). Molti dei centri monastici avevano una funzione di hospitium, cioè un centro di accoglienza per pellegrini e viandanti in genere, posti non solo lungo la Via Francigena, ma anche lungo numerosi altri itinerari sulla rotta nord-sud, come le chiese su Montalbano (San Giusto, San Martino in Campo), o quelli verso i vari passi dell’Appennino (San Salvatore in Agna, abbazia di Montepiano). Rapporto di 1.2 tra le navatelle e la navata centrale. Unionpedia è una mappa concettuale o rete semantica organizzata come un'enciclopedia o un dizionario. Architettura romanica Anche se l'architettura di stile romanico nasce in Francia, essa trova in Italia terreno fertile. Tuttavia, ci sono anche elementi che derivano dalla situazione geografica e circostanziata dell’Italia: il fatto che la Sicilia fosse nelle mani dei musulmani e che gran parte dell’Italia meridionale facesse parte di Bisanzio implicava una serie di influenze peculiari di questa penisola. Architettura romanica in Sardegna e Corsica Di straordinario valore e importanza è il kit scultoreo composto dai famosi rilievi di Wiligelmus e dei suoi seguaci. E 'gratuito - liberi, liberi di usare e ogni elemento o documento può essere scaricato. Si diffuse tra l‘ XI e il XII secolo Dove? La facciata inclinata riflette la forma interna delle navate, ed è divisa in tre grandi pilastri mentre il centro è dominato dal portale con un protiroon a due piani (il rosone e i portali laterali sono successivi). Altri importanti esempi di edifici del tempo sono le cattedrali di Cefalù (1131 – 1170 circa) e di Monreale (1172 – 1189). Talvolta venivano utilizzati per decorare spazi architettonici più complessi e vari, come il chiostri di San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura (prima metà del XIII secolo), con coppie di colonne alternativamente lisce, ritorte o contorte e più o meno mosaici. La facciata richiama il profilo di quello di San Nicola, ma non è divisa in tre parti da pilastri e non presenta le torri e il portico. La Puglia e i suoi porti furono utilizzati dai pellegrini in Terra Santa e furono anche il punto di partenza per molti crociati nel 1090. L’influenza longobarda, per quanto presente, può essere rintracciata nella costruzione di vari campanili in mattoni, con cornici, mensole, bifore e trifore. Anche il campanile è precoce sia per tipologia (isolato dal corpo della chiesa, secondo un modello che poi divenne tipicamente italiano), per lo stile delle decorazioni, con archetti pensili e pilastri che muovono la muratura, forati dal apertura di finestre ad arco via più ampia. M. Salmi, L'architettura in Italia durante il periodo carolingio, in Problemi della Civiltà Carolingia, Spoleto 1954. Tuttavia, la pianta del dungeon è sinonimo di aderenza al sistema di fortezza francese. L’influenza cluniacense si rivela ancora una volta nella distribuzione dei volumi degli ambienti connessi, come nel sistema di illuminazione. Sicilia e Calabria, con forti influenze bizantine e normanne ma nella prima, anche araba. Infatti, in Lombardia il materiale più utilizzato era il mattone, data la natura argillosa del terreno, ma questo non si applica a Como, che invece aveva una grande disponibilità di pietra; in Toscana, invece, gli edifici in marmo bianco di Carrara con inserti in marmo serpentino verde non sono rari; in Puglia veniva usato il limpido tufo calcareo. Iniziato dal doge Domenico Contarini nel 1063 su un edificio preesistente, fungeva da cappella palatina di Palazzo Ducale e non dipendeva dal patriarca di Venezia. Architettura romanica in Abruzzo e Molise. Architettura romanica della Sicilia Lo stile è già formulato nei primi anni della conquista, con ampie citazioni dell’architettura cluniacense dovuta alla presenza sull’isola di monaci e priori di origine bretone, uomini di fiducia del Granconte Ruggero. Nel Lazio settentrionale molti edifici, soprattutto nei centri minori, rivelano il lavoro diretto degli artigiani lombardi, soprattutto nei pilastri o nelle volte. Caratteristiche generali Le sue espressioni furono influenzate, già dalle prime origini, dai contatti con Pisa e in seguito dall’arrivo di numerosi ordini religiosi, provenienti da varie regioni italiane e dalla Francia. Più o meno nello stesso periodo le cupole furono sollevate, per essere visibili dall’esterno, e fu progettata la piazza porticata di San Marco. La Basilica di San Zeno a Verona è l’esempio più diretto di derivazione dal Duomo di Modena. Tra questi l’abbazia di Sant’Antimo (metà del XII secolo), fa parte di una piccola classe di chiese italiane ispirate a modelli francesi, con corridoi al ritmo obbligatorio (semplice alternanza di pilastri-colonne), presbiterio a colonne, cappella radiale. In particolare la chiesa di Santa Maria Maggiore di Tuscania, costruita in due fasi dal XII secolo al 1206 con una pianta basilicale di derivazione paleocristiana ma con gli elementi di facciata della derivazione padana come il portale fortemente strombato con leoni stilofori e la rappresentazione di Sedes Sapietiae (la Madonna con il bambino seduto) scolpita nell’architrave, dove le gambe della Madonna pendono letteralmente dalla superficie scolpita. Nelle varie regioni italiane il romanico si caratterizza in meniera diversa date le diverse condizioni economiche, di organizzazione politica e soprattutto data la disponibilità di materiali da costruzione diversi. Architettura Romanica 1. L'architettura gotica apparve in Italia nel 12° secolo. Quest’ultima è un’importante sincronia stilistica con il bizantinismo contemporaneo, insieme alla Cappella Palatina nel Palazzo dei Normanni (1143), menzionata sia nei mosaici, sia nei marmi intarsiati con i cosmati nei pavimenti e nel primo registro delle pareti. Anche in Corsica ci furono interessanti eventi romanici, caratterizzati da contatti con ambienti prevalentemente toscani come nel caso della (cattedrale di Santa Maria Assunta di Lucciana, chiesa di San Michele in Murato, Santa Maria Maggiore in Bonifacio, ecc. Architettura romanica lombarda ed emiliana Nella basilica di San Clemente e in Santa Maria in Cosmedin (ricostruita nel XII secolo sui resti del VI secolo) nella navata furono usati alcuni pilastri alternati a una serie di tre colonne, ma senza una precisa logica costruttiva come in lo stile romanico. Le navate, a tre a tre, sono divise da colonnati che convergono verso i massicci pilastri che sostengono le cupole; non sono fatti come un blocco unico di muratura ma articolati a sua volta con quattro pilastri e una piccola cupola. Venezia Un’ulteriore ispirazione dall’architettura islamica è la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Agrò (1172), il cui nome fu fortunatamente ricevuto dall’architetto Gherardo il Franco e dal mandatario Teosterico Abate di Taormina che fece ricostruire l’edificio. Basilica di San Nicola – Bari Voce principale: Architettura romanica in Italia. l’area pugliese; La rosetta di sedici diramazioni è fiancheggiata da due sfingi. L’estetica dell’isola siciliana si diffuse rapidamente anche nella Sicilia peninsulare, ovvero le attuali regioni della Calabria e della Basilicata. A causa del carattere sovranazionale degli ordini monastici, sono anche ricchi di influenze transmontane o non toscane. La decorazione con archi pendenti e la presenza di un protiro (leggermente pronunciato) con leoni sulla facciata richiamano le caratteristiche lombardo-emiliane. Mostra di più » Architettura romanica in Valle d'Aosta L'architettura romanica e, più in generale l'arte romanica, trovano un importante sviluppo in Valle d'Aosta soprattutto in rapporto alle due grandi chiese aostane volute dal vescovo Anselmo I all'inizio dell'XI secolo, la cattedrale e la collegiata di Sant'Orso. La cattedrale di Modena è una delle testimonianze ricevute in modo più unitario e coerente di tutte le architetture romaniche. Arte Romanica In tutta l’Europa Occidentale dopo l’anno 1000 regnò un clima di ... comuni in Italia Settentrionale e Centrale e per l’avvento dei ... radicalmente anche l’arte in generale e in particolare l’architettura che nel giro pochi decenni fece cambiare aspetto a quasi tutta Europa.